Il caro affitti per gli studenti universitari è una problematica che affligge molti giovani in Italia, ma una possibile soluzione potrebbe essere l’implementazione di un sistema di didattica a distanza con esami in presenza. La questione, però, è stata affrontata con scarsa convinzione, nonostante la sua potenziale efficacia e la necessità di un cambiamento nel sistema educativo.
Il problema del caro affitti per gli studenti universitari è una realtà inconfutabile in Italia, e la soluzione sembrava essere a portata di mano grazie alla didattica a distanza (DAD). Tuttavia, questa opzione, che offriva l’opportunità di un’alta formazione di qualità e la possibilità di accedere all’istruzione superiore anche per le fasce meno abbienti, è stata messa da parte con una certa fretta.
Caro affitti: il flagello degli studenti universitari. Milano, Roma… Palermo, siete contenti?
La DAD rappresenta una soluzione alternativa all’università telematica, anch’essa un’importante risorsa e realtà nel panorama educativo italiano. L’online è stato però vittima di una “guerra” ingiustificata, tanto che non ha trovato nemmeno spazio nell’affiancare la didattica in presenza. Infatti, al primo segnale di ritorno alla normalità, è stata rapidamente abbandonata, vanificando gli investimenti fatti per informatizzare le aule e gli strumenti adottati.
Eppure, l’Italia si dichiara un Paese pronto ad abbracciare la rivoluzione digitale, a combattere lo spopolamento dei piccoli centri abitati e a indignarsi per il caro affitti. La canzone di De Andrè, che recita “Si costerna, s’indigna, s’impegna… poi getta la spugna con gran dignità”, sembra descrivere perfettamente la situazione. Tuttavia, in questo caso, non c’è nulla di dignitoso, ma solo la vergogna di uno Stato e di un sistema universitario che hanno dimenticato l’importanza cruciale della formazione.
La didattica a distanza con esami in presenza potrebbe rappresentare una soluzione concreta e sostenibile per molti studenti universitari, offrendo un’alternativa al caro affitti e permettendo loro di realizzare il sogno della laurea. Perché, allora, non prendere in considerazione questa possibilità, almeno come integrazione alla didattica in presenza? È giunto il momento di riconsiderare le priorità del sistema educativo e di investire nel futuro delle nuove generazioni, senza dimenticare l’importanza della formazione come pilastro di una società civile e avanzata.