Il vaccino anti-Covid di Johnson & Johnson aumenterebbe il rischio di contrarre la rara malattia di Guillain-Barrè. A lanciare l’allerta è la Food and Drug Administration, l’agenzia americana per la sicurezza dei farmaci. Anche l’Ema conferma il rischio.
“I dati suggeriscono un legame” – Nonostante il numero ridotto di casi rilevati, la Fda stima che la probabilità di sviluppare la sindrome sia da tre a cinque volte superiore tra coloro che hanno ricevuto il vaccino Janssen rispetto all’intera popolazione degli Stati Uniti. L’agenzia americana ha ribadito che i benefici del vaccino nel prevenire la morte o il ricovero restano superiori ai rischi. In seguito alle ultime rilevazioni, tuttavia, è stato deciso di inserire una nuova avvertenza nei fogli informativi del vaccino J&J.
Vaccino J&J e sindrome di Guillan-Barrè: cento i casi sospetti
Al momento le autorità hanno identificato 100 casi sospetti. La maggior parte è stata segnalata negli uomini sopra i 50 anni e di solito circa due o tre settimane dopo la vaccinazione.
“L’Ema sta analizzando i dati forniti” da Johnson&Johnson “sui casi della sindrome Guillain-Barré (Gbs) segnalati a seguito della vaccinazione” col siero, ed ha chiesto alla J&J di fornire “ulteriori dati dettagliati”. Lo ha annunciato ufficialmente l’Ema. “L’Ema – si legge – continuerà la revisione dei casi e comunichera’ ulteriormente quando saranno disponibili nuove informazioni”.
Cosa è la sindrome di Guillain-Barré
La sindrome di Guillain-Barré è un disordine complesso e generalizzato del sistema nervoso periferico, che può colpire anche il SNC ed i muscoli respiratori. I sintomi tipici della sindrome di Guillain-Barré sono: debolezza progressiva degli arti, difficoltà respiratorie, dolore neuropatico, ipoestesia, ipotonia, paralisi progressiva degli arti, parestesia. Complicanze: alterazioni del SNC, aritmia, insufficienza respiratoria per paralisi dei muscoli respiratori, tromboembolia, trombosi venosa profonda.