Di riconoscimento del diritto al cibo si comincia a parlare già nel 1948 con la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Un problema, ad oggi, sempre più importante dal momento che nei paesi industrializzati il sistema normativo che ne regola la produzione e la commercializzazione favorisce la grande industria a scapito delle piccole aziende locali.
Per le difficoltà che si incontrano ogni giorno in materia e per promuovere le conoscenze suecomafie e agromafie, pesca distruttiva, schiavitù, sfruttamento, land grabbing e riciclaggio, la Condotta Slow Food Palermo organizza un convegno su “Cibo e Legalità”, sabato 28 febbraio, ore 9:00 presso l’Aula Magna del Dipartimento di Scienze Giuridiche di Palermo.
L’obiettivo è quello di sensibilizzare e coinvolgere soggetti pubblici, aziende, privati, a dare al cibo giusta rilevanza e considerarlo un patrimonio da proteggere a ogni costo.
Dopo i saluti di Leoluca Orlando – sindaco di Palermo, di Roberto Lagalla – rettore Università degli Studi di Palermo, di Giuseppe Liotta – presidente della Scuola delle Scienze Giuridiche ed Economico Sociali e di Francesco Greco – presidente Ordine Avvocati Palermo, introdurrà i lavori Mario Indovina – fiduciario della Condotta Slow Food di Palermo.
Relatori della giornata saranno Davide Licari – sindaco di San Giuseppe Jato, Barbara Evola – assessore del Comune di Palermo, Francesco Sottile – Università degli Studi di Palermo, Alessandro Chiarelli – Coldiretti, Lorenzo Matassa – magistrato, Giuseppe Verde – Università degli Studi di Palermo, Ignazio De Francisci – magistrato, Dario Cartabellotta – Dir. Generale Dipartimento Regionale Pesca Mediterranea, Gaetano Pascale – Presidente di Slow Food Italia e Nino Caleca – assessore regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea.
Interverrà, inoltre, Carmelo Maiorca – giornalista e vicepresidente di Slow Food Sicilia.
A moderare i dibattiti l’avvocato Rosellina Criscuoli Tristano.