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Click Day della Regione per il bando “Sicilia in digitale”: l’ennessimo fallimento informatico


Un’altra giornata cocente delusione per le imprese siciliane. Arriva, puntuale il fallimento (annunciato?) di un altro click day. In ballo c’erano 1 milione e 200 mila euro. Doveva essere il primo passo verso la transizione digitale per le imprese siciliane.

Per ottenere questi contributi era stato previsto un click day, che doveva svolgersi a partire da questa mattina. Come tutti i click day, le aziende avrebbero dovuto cercare di essere più veloci delle altre per sottomettere tramite il portale la richiesta di finanziamento. Così, dalle prime ore del mattino di oggi erano tutti davanti al pc per presentare la domanda. Peccato che lo sportello incentivi della regione non era funzionante. Era andato in down.

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Il click day fallito

Ecco cosa è successo: all’accesso al portale dello sportello sembrava tutto ok ma poi, appena si cliccava sul bando per presentare la domanda compariva una pagina che avvisa “Aggiornamento in corso”.

Ma non basta. Poco dopo la pagina si aggiornate e avvisa che il bando aprirà alle 12 (anziché alle 10 come previsto) con  tanto di scuse per il disagio. Poi la pagina si aggiorna ancora e l’orario si sposta alle 13. Successivamente l’avviso notifica che la procedura sarà avviata ‘il più presto possibile’.

Il paradosso è che la Regione vuole lanciare un incentivo alla transizione digitale ma lei stessa non riesce a far funzionare neanche un semplice click day. E dire che già di click day fallini ce ne sono stati diversi. Basti pensare a quello di un anno fa per il Bonus Sicilia.

I dettagli del bando

Il bando è stato pubblicato dall’assessorato regionale alle Attività produttive il 10 settembre scorso. Si tratta dell’avviso “Sicilia in digitale”, che prevede agevolazioni per le azioni di comunicazione e marketing digitale delle imprese siciliane. La dotazione finanziaria dell’avviso è di 1,2 milioni di euro. Il contributo a fondo perduto è previsto per per le micro, piccole e medie imprese siciliane che intendono investire nell’acquisizione di consulenze e servizi in materia di utilizzo di strumenti e canali digitali per la comunicazione e il marketing digitale. Ovvero di soluzioni tecnologiche, software, strumenti di analisi, servizi da utilizzare sempre nel campo della digitalizzazione. Il contributo a fondo perduto, voluto dal governo Musumeci, è pari al 70% per la prima tipologia di spese, mentre sale all’85% per la seconda categoria di spese ammissibili.

Una bellissima iniziativa, che aveva fatto drizzare le orecchie al tessuto imprenditoriale siciliano…peccato che la transizione digitale da noi, rimane una chimera.

Vedremo quali altre “meravigliose” sorprese ci riserverà l’ennesimo click day fallito.

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