Un cliente condivide lo scontrino di un classico apericena all’italiana, il prezzo pagato però lo lascia di stucco.
La tendenza dello scontrino è ormai un punto di riferimento per chi è curioso di sapere i prezzi in diverse zone d’Italia, soprattutto per i servizi più richiesti. Dalle colazioni agli aperitivi, passando per pranzi e cene, spicca l’apericena, un vero e proprio must. Si tratta di un aperitivo molto abbondante, quasi una cena, accompagnato da un drink, un bicchiere di vino, birra o un cocktail alla frutta. Un’idea tutta italiana che si è diffusa in tutto il Paese e che spesso sostituisce la cena tradizionale.
Grazie a questo nuovo format, si può godere di una varietà di piatti, abbinati a ottimi drink. Al posto del solito primo piatto di pasta, si può scegliere un tagliere ricco di salumi, formaggi o altre stuzzicherie. Pizzette, polpette, contorni e molto altro fanno parte di questo concetto culinario innovativo. Vediamo quanto ha pagato un cliente per una tipica apericena, svelato dallo scontrino.
Il costo di un’apericena perfett0: ecco quanto ha speso un cliente per due persone
L’apericena sembra essere una valida alternativa all’aperitivo classico, che già da anni riscuote grande successo in Italia. Questa formula prevede una selezione di salumi, formaggi, pizzette e altre portate, tutte servite in modo semplice e facile da gustare insieme a un buon drink. Un cliente ha condiviso lo scontrino di una tipica apericena italiana, ordinata seguendo il menu del locale, e il totale per due persone è stato di 51 euro, una cifra che si avvicina più al costo di una cena che a quello di un aperitivo.
A quanto pare, più piatti vengono inclusi, più il prezzo cresce, come dimostra questo scontrino. Il costo finale equivale a quello di una cena completa. Diventerà l’apericena la nuova tendenza per gli italiani? Potrebbe facilmente sostituire le abitudini consolidate dei cittadini e dei turisti che desiderano un momento di relax. La moda di condividere gli scontrini sui social continua, offrendo uno spaccato preciso della spesa e mostrando spesso differenze significative tra le varie regioni d’Italia.