Cliente pranza in un ristorante in Piemonte, poi chiede lo scontrino ma al suo arrivo rimane sconvolto, non ci credevo.
La tendenza di pubblicare scontrini sui social è tornata a far discutere, e questa volta al centro dell’attenzione c’è uno scontrino di un pranzo in un ristorante in Piemonte che ha provocato reazioni contrastanti: “è uno scandalo”.
La moda di condividere scontrini sui social ha preso piede nuovamente, suscitando questa volta un vivace confronto tra i membri di un gruppo Facebook dedicato alle recensioni culinarie.
Un cliente di nome Stefano, dopo aver pranzato in un ristorante di Cuneo, Piemonte, ha scelto di condividere la propria esperienza pubblicando le foto dei piatti e lo scontrino del conto finale. Il post, che nelle intenzioni iniziali voleva essere una recensione positiva, ha finito per generare una valanga di commenti critici.
Stefano ha raccontato di aver pranzato in un ristorante annesso a un distributore di carburante, ordinando un vitello tonnato, un tagliere di salumi e formaggi per tre persone (consumato però in due), due porzioni di tajarin al ragù, due bottiglie d’acqua da 1,5 litri e due caffè. Ha elogiato le porzioni, abbondanti, e il servizio che ha definito rapido e gentile. Ha persino fatto notare una porzione di funghi fritti, vista servire al tavolo accanto, che gli è sembrata particolarmente appetitosa.
L’importo totale dello scontrino è stato di 40 euro, una cifra che Stefano ha ritenuto equa rispetto alla qualità e quantità delle pietanze.
La reazione degli utenti del gruppo Facebook, tuttavia, è stata contrastante. Alcuni hanno apprezzato la recensione di Stefano, riconoscendo, basandosi sulle proprie esperienze nel ristorante, la qualità del cibo. Altri, invece, hanno aspramente criticato l’aspetto delle portate ritratte in foto.
“Quel vitello tonnato è impresentabile. Così è scandaloso,” ha commentato Graziella, manifestando il suo disappunto per l’aspetto del piatto. Cristino ha rincarato: “A vedere quei colori, sembra tutto tranne che appetitoso. Il vitello tonnato sembra quasi urlare di vendetta così”. Alcuni utenti hanno persino paragonato l’aspetto del cibo a quello di una mensa, osservando che un prezzo economico non giustifica sempre un certo standard di qualità o presentazione.
Nonostante le critiche, alcuni hanno difeso il ristorante, sottolineando che l’esperienza culinaria va oltre l’apparenza e che spesso il sapore può stupire, anche quando l’aspetto lascia a desiderare. Questi utenti hanno evidenziato come sia facile giudicare dalle sole foto, ma che bisognerebbe considerare anche il contesto e il rapporto qualità-prezzo che il locale offre.
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