Uno sportello che offre consulenza e assistenza legale gratuita in materia di protezione internazionale a persone in situazioni di vulnerabilità ma anche un’opportunità sul campo per gli studenti di Scienze giuridiche per mettere in pratica le conoscenze acquisite nel loro corso di studi applicandole a casi concreti.
Questa è Cledu, la Clinica Legale per i Diritti Umani nata in seno al Dipartimento di Scienze Giuridiche, della Società e dello Sport, in collaborazione con l’associazione L’Altro Diritto Sicilia, è coordinata da Fulvio Vassallo Paleologo e da Clelia Bartoli.
Il servizio di sportello di orientamento e consulenza legale, sotto la supervisione di tutor e con la collaborazione di avvocati professionisti, in cui prestano la loro attività a titolo volontario gli studenti dell’area giuridica è operativo dallo scorso settembre ed è rivolto ai migranti in materia di protezione internazionale con interventi mirati ad affrontare le necessità dei richiedenti asilo e dei migranti, accrescendo al contempo le competenze teoriche e pratiche degli studenti e la loro sensibilità rispetto alle questioni che riguardano la giustizia sociale, l’accesso ai diritti, e la non discriminazione.
Per diventare volontari Cledu occorre partecipare ai tirocini formativi promossi dall’associazione L’Altro Diritto Sicilia e aperti agli studenti di Scienze Giuridiche iscritti al terzo anno di corso e successivi. Le attività si svolgono in prevalenza presso i locali del Dipartimento di Scienze Giuridiche, della Società e dello Sport con cul L’Altro Diritto Sicilia ha stipulato una convenzione. Nel contesto dello sportello di consulenza e assistenza legale della CLEDU, i tirocinanti offrono un servizio di consulenza ed assistenza legale ai migranti, in particolare in materia di protezione internazionale.
Nelle ore di apertura dello sportello, o front office, ogni mercoledì dalle 15:00 alle 17:00, sotto la supervisione di docenti ed avvocati i tirocinanti partecipano ai colloqui con gli utenti, di cui raccolgono le richieste. Nella fase successiva del back office, dalle 17:00 alle 19:00, procedono con i tutor e l’avvocato all’analisi e all’ individuazione delle questioni di diritto al fine di formulare la consulenza giuridica appropriata per ciascun caso particolare.
I tirocini coniugano la finalità educativa con quella sociale. Questa esperienza formativa permette agli studenti di acquisire o esercitare capacità utili all’esercizio delle professioni che si troveranno a svolgere al termine del loro corso di studi giuridici. Attraverso l’esame dei casi concreti i tirocinanti migliorano la loro capacità dialettiche, di ragionamento e di analisi, e l’abilità di applicare le conoscenze teoriche alla risoluzione di casi concreti.
Prestando servizio presso lo sportello imparano a curare i rapporti professionali con utenti e altri interlocutori, istituzionali e non, affinando anche le abilità interrelazionali e interpersonali, tra cui la capacità di lavorare in gruppo. Inoltre, lo studio individuale permette di sviluppare la capacità di ricerca. L’approccio proprio della clinica legale del learning by doing (imparare facendo) permette di acquisire conoscenze attraverso la pratica. I tirocinanti, coinvolti nella scrittura di atti giuridici, affinano le proprie capacità redazionali e di sintesi, e occasionalmente sono invitati a tenere brevi lezioni imparando così a trasmettere ad altri le competenze acquisite, ovvero ad insegnare.
La frequenza al tirocinio è obbligatoria. In caso di candidature in numero maggiore rispetto al numero di posti disponibili si procederà ad una selezione tramite colloquio motivazionale. Saranno preferite le candidature di studenti che conoscono una o più lingue straniere. «È stato straordinario l’incontro con i ragazzi dell’area penale esterna – racconta una studentessa volontaria al termine dell’esperienza -, utilissimo a vedere chi sta dietro una sentenza di un giudice, alla relazione di uno psicologo o all’arringa di un avvocato. Spero che quando avrò tanto lavoro, tante pratiche e tante carte di non dimenticare mai le persone che ci stanno dietro».
Sul versante della formazione, la Cledu offre a studenti di scienze giuridiche e delle altre scuole, nonché ad operatori del settore, seminari ed eventi formativi in materia di diritto dell’immigrazione e diritti umani. L’approccio prevalentemente pratico consente ai partecipanti di applicare metodologie di ricerca e analisi giuridica per la risoluzione di questioni legate a casi concreti. Praticanti avvocati, avvocati e altri professionisti possono fornire il proprio contributo su base volontaria. Il team Cledu è composto da Clelia Bartoli, Elena Consiglio, Irene Grifò, Letizia Palumbo, Maria Romano, Serena Romano, Aldo Schiavello, Alessandra Sciurba, Fulvio Vassallo Paleologo costituiscono il gruppo di docenti, dottori di ricerca, dottorandi e avvocati che a vario titolo collaborano alle attività della Cledu.
La Cledu promuove inoltre progetti di ricerca-azione, finalizzati all’individuazione delle criticità e delle disfunzioni del sistema normativo e delle prassi applicative nelle aree d’interesse e alla formulazione di proposte pratiche per la costruzione di scenari alternativi (progetti di legge, progetti di formazione rivolti alle forze dell’ordine, alla P.A., agli operatori giudiziari, para-giudiziari e del diritto, per il superamento delle cattive pratiche).
Tra questi progetti, in linea con un progetto a carattere nazionale già avviato dalla clinica legale di Roma 3, in collaborazione con altre università e cliniche come la Human Rights and Migration Law Clinic di Torino, anche l’intenzione di istituire un osservatorio sulla giurisprudenza del Giudice di Pace in materia di immigrazione. Risulta necessario, infatti, monitorare le pronunce del GdP di Palermo relative a tematiche che incidono sui diritti fondamentali, con particolare attenzione al controllo giurisdizionale sull’espulsione e il trattenimento di cittadini stranieri.
Per ulteriori informazioni sull’attività della Clinica Legale per i Diritti Umani di Palermo scrivere a: [email protected]. Per la partecipazione alle attività di sportello bisogna inviare una e-mail a: [email protected]. È possibile iscriversi alla piattaforma e-learning della CLEDU, dove si trovano documenti, informazioni e link utili in materia di: cliniche legali, discriminazione, asilo e accoglienza, tratta e sfruttamento lavorativo. L’iscrizione è aperta a tutti.
Ecco il> link per iscriversi.