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Codice della Strada 2021 tra le novità: Autovelox in città


Il 2020 doveva vedere un sostanziale aggiornamento delle norme che regolano la circolazione stradale, cosa avvenuta solo in parte con il rinvio di alcune misure tornate in Commissione Trasporti

Le modifiche al Codice della Strada annunciate per l’estate, dovevano riformare alcuni punti essenziali della circolazione stradale sono andate in porto solo parzialmente, lasciando ancora una volta incompiuta la più volte annunciata riforma.

Si aspettava una proposta di legge specifica e invece le modifiche sono state inserite dal governo del decreto Semplificazioni, prassi contestata dal presidente della Repubblica che le ha ritenute non inerenti al tema generale del decreto, che recita “Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale”.

Mattarella ha comunque promulgato il pacchetto normativo incluse alcune delle modifiche al Codice della Strada.

Altre, delle quali anche Gazzetta Motori si è occupata, sono state rimandate alla Commissione Trasporti della Camera per tenere conto delle modifiche normative che sono intercorse da quando il provvedimento è approdato in Aula ed il 14 settembre, quando la legge è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale.

Il decreto Semplificazioni ha introdotto il concetto di utenza vulnerabile: pedoni, ciclisti, conducenti di ciclomotori e motocicli nonché persone con disabilità

Una delle principali novità per il Codice della Strada introdotte con il decreto Semplificazioni è il concetto di:

“utenza vulnerabile”: pedoni, ciclisti, conducenti di ciclomotori e motocicli nonché persone con disabilità.

Per tutelare gli utenti più deboli gli attraversamenti pedonali possono essere rialzati a filo del marciapiede e colorati per renderli più visibili, i pedoni avranno sempre la precedenza nell’attraversamento rispetto al passaggio dei veicoli, ma adesso ne beneficiano solo se hanno iniziato ad impegnare le strisce.

Dopo quattro mesi dall’introduzione della legge scatterà l’obbligo del casco per i minori di anni 12 alla guida di una bici.

La norma prevede maggiore attenzione ai ciclisti.

Sempre in tema di utenza debole, i conducenti degli altri veicoli hanno l’obbligo di dare la precedenza ai ciclisti che transitano sulle strade urbane ciclabili o che vi si immettono, anche da punti non soggetti a pubblico passaggio come gli accessi pedonali privati.

Attenzione anche nelle fasi di sorpasso: lungo le strade urbane ciclabili, il conducente di un autoveicolo che effettui il sorpasso di un ciclista deve assicurare una maggiore distanza laterale di sicurezza in considerazione della minore stabilità del mezzo a due ruote.

Viene comunque specificato che biciclette e monopattini devono transitare sulle piste loro riservate ovvero sulle corsie ciclabili o sulle corsie ciclabili per doppio senso ciclabile, quando esistono.

Saltata la norma che avrebbe fissato in 3 secondi la durata del giallo al semaforo

Una delle norme più controverse contenute nel testo unico del nuovo Codice della Strada – ma non inserito nel decreto Semplificazioni e quindi rimandata – è quella che fissa in 3 secondi la durata del giallo al semaforo.

Secondo Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori il testo unificato va stracciato perché produrrebbe un vero disastro:

“Come la legalizzazione del giallo di appena tre secondi, un tempo che sarebbe servito solo a provocare incidenti e a far fare cassa ai comuni con i semafori vampiri, visto che in realtà ci vorrebbero minimo quattro secondi per un incrocio sicuro, cinque nel caso sia presente un semavelox o il limite di velocità sia di 70 chilometri orari e oltre”.

Altro tema controverso e dibattuto riguarda il limite di velocità autostradale, con la proposta di incrementarlo a 150 chilometri orari laddove sussistano le condizioni di sicurezza dell’infrastruttura.

Anche questa proposta non è stata inserita tra quelle approvate con il decreto Semplificazioni.

rimandato l’inasprimento delle sanzioni per chi telefona al volante.

Rimandati anche i provvedimenti per l’uso del telefono mentre si è al volante, così come se si usa un computer o un tablet: multa da 422 euro a 1.697 euro e sospensione della patente da sette giorni a due mesi, con in più la decurtazione di cinque punti della patente.

In caso di recidività la sanzione sale fino a 2.588 euro e la sospensione della patente va da uno a tre mesi, oltre alla decurtazione di 10 punti dalla patente.

Un controllo con l’autovelox

Approvata, invece, la possibilità di installare gli autovelox nelle strade urbane di quartiere e locali, altra norma a cui sono seguite molte critiche soprattutto da parte di chi la vede come un modo per arricchire le casse dei comuni. Spetterà comunque al Prefetto decidere su quali strade cittadine verranno installati gli autovelox.

Una buona notizia dal 2021 mini sconto per gli importi più alti

Per la prima volta in tariffario delle sanzioni per le infrazioni al Codice della Strada non sarà ritoccato al rialzo. Stabili tutte le multe, sopra i 250 euro le riduzioni.


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