La società australiana di reclutamento Seek ha svelato ciò che i candidati non dovrebbero mai dire durante un colloquio di lavoro. Ci sono adesempio delle parole da evitare assolutamente. Come “noi”, “ovviamente” e “stacanovista”. Ma anche le cosiddette “parole d’ordine” o anche termini generici come “sfida” e “motivato dal cambiamento”. Non dovrebbero mai essere usati.
L’azienda di reclutamente, invece raccomanda invece di usare il metodo STAR.
Il metodo STAR al colloquio di lavoro
Seek raccomanda di usare il metodo STAR, che sta per Situazione, Compito, Azione, Risultati. Questa tecnica può essere usata per descrivere una particolare situazione, identificare il compito da svolgere e l’azione necessaria per raggiungere i risultati.
La società australiana di reclutamento Seek ha rivelato le cinque principali parole e frasi che i candidati non dovrebbero mai usare durante un colloquio di lavoro. Jason Walker, precedente direttore della società di reclutamento Hays, ha detto che alcune parole usate frequentemente possono essere facilmente sostituite con opzioni migliori. Ecco cosa non dire mai ad un colloquio di lavoro.
Le prime tre parole da evitare sono “noi”, “ovviamente” e “stacanovista“. Meglio usare invece “io” per spiegare le proprie esperienze e conoscenze. L’intervistatore vuole sentire ciò che hai fatto per contribuire alla società precedente, non quello che ha fatto l’intero reparto. Walker ha anche detto che “non dovreste dare per scontato che qualcosa sia ovvio“ quando incontrate gli intervistatori per la prima volta.
Meglio non usare frasi e termini generici
Ian Scott, manager di Randstad Technologies, ha detto di rimuovere qualsiasi terminologia generica dal vocabolario dell’intervista. Scott ha detto che i due termini principali da evitare sono “sfida”.
“Di rado le persone lasciano seguire una buona spiegazione di ciò che li sfida o anche esempi di sfide che hanno incontrato, come la loro reazione alla sfida in questione e il risultato della loro risposta”.
Evitare le parole d’ordine
Alcuni esempi sono “dedicato“, “motivato“, “gioco di squadra“, “eccellente comunicatore“ o “proattivo“. Senza le giuste prove per dimostrare le suddette qualità, queste parole rendono molto più difficile distinguervi.