Il prezzo di un’anguria a Porto Cervo sconvolge questo cliente che pubblica lo scontrino su X, prezzi veramente assurdi.
L’estate del 2023 sarà ricordata per i celebri “scontrini folli” nei bar e nei ristoranti, siano essi locali di lusso o meno. Ma l’estate del 2024 potrebbe essere altrettanto memorabile, non per i costi elevati di piatti gourmet o cocktail esclusivi, ma per il prezzo stratosferico di un’ anguria.
Un recente tweet su X ha fatto il giro del web, diventando virale in pochissimo tempo. Una persona ha condiviso la foto di un enorme cocomero, uno dei frutti più amati durante il periodo di Ferragosto, soprattutto quando le temperature superano abbondantemente i 30 gradi, con picchi che arrivano anche a 40 o 50 gradi percepiti. La particolarità? Il prezzo esorbitante attaccato al frutto.
Il prezzo e la polemica
Questa particolare anguria è stata acquistata in un supermercato di Porto Cervo, rinomata località turistica della Sardegna e fulcro della movida estiva, non solo per gli italiani ma anche per molti turisti internazionali. E il costo? Ben 42 euro e 62 centesimi. Un prezzo che ha fatto discutere, ma che va analizzato anche considerando il peso del frutto: 15 chili e 275 grammi. Una dimensione che sicuramente ha reso questa anguria il “piatto forte” di un pranzo o cena tra amici o familiari.
Porto Cervo.
— 3m@nu3l@ Erre 7 ❤️🤩🤩🤩 (@EmanuelaErre) August 21, 2024
Anno Domini 2024 pic.twitter.com/RFIBuXRtrE
Il costo di questa anguria ha scatenato una valanga di reazioni online. Alcuni utenti hanno commentato con ironia: “Lasciatela marcire, con 42 euro vado al ristorante!”, oppure “42 euro per un cocomero? Dev’esserci un diamante dentro!”. Altri hanno criticato aspramente il prezzo: “In Calabria con quei soldi compri anche il banco vendita…”.
Tra Ironia e Critica: Il Dibattito Continua
C’è chi ha parlato di giustizia, affermando che chi ha scelto di acquistare l’anguria ha accettato volontariamente una “truffa”, mentre altri hanno evidenziato la qualità eccezionale del frutto, con un prezzo al chilo che, tutto sommato, risulta nella norma.
L’estate del 2024, dunque, potrebbe essere ricordata come quella dell’anguria più cara di sempre, un simbolo delle spese folli che spesso accompagnano la stagione turistica nelle mete più esclusive.