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Comunali Palermo, Ferrandelli si candida a sindaco: “Ecco come vorrei che fosse la città”


Fabrizio Ferrandelli, presidente dell’Assemblea di +Europa, scende in campo per la poltrona di primo cittadino del capoluogo siciliano. In vista delle prossime elezioni amministrative, che si terranno nella seconda metà di maggio, Ferrandelli è ufficialmente il candidato sostenuto dal partito Azione di Carlo Calenda, e dalla leader di +Europa, Emma Bonino.

Ferrandelli: “Palermo è il mio grande amore”

“In un momento di grande confusione per questa città, serve l’impegno di chi Palermo la conosce. L’invito di Calenda e della Bonino mi hanno fatto sicuramente riflettere su questa scelta. Io ho il grande amore per le mie figlie e per questa città, per la quale ho rinunciato ad accordi e compromessi”.

E proprio per l’amore della sua città, Ferrandelli dichiara di aver fatto, qualche anno fa, dei passi indietro per favorire un dialogo tra le forze democratiche e liberali. “Bisognava partire dal metodo: prima trovare le convergenze, poi lavorare alle priorità e solo dopo discutere dei nomi. Ad ogni modo, noi siamo con la coscienza a posto. Ho dedicato gli ultimi dieci anni della mia vita a Palermo”.


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“Non dobbiamo rassegnarci”

Riguardo i giovani di Palermo, che cosa in particolar modo pensa di poter fare per consegnare loro una città migliore, spiega: “Le generazioni passate hanno ipotecato il futuro dei prossimi 20 anni, con delle scelte che inevitabilmente ricadono soprattutto sull’aspetto economico-finanziario. Per la risoluzione dei problemi c’è una sola chance, ed è quella della partecipazione. I processi partecipativi basati su quello che è il bene comune possono dare dei concreti risvolti. La città va cambiata ma insieme. Palermo è sicuramente una città difficile per i giovani. Si è quasi raggiunto un livello di rassegnazione ma non è accettabile, perché dobbiamo essere consapevoli delle grandi opportunità che la città ci può consegnare, bisogna anche un po’ alzare la testa. Palermo non ha nulla da invidiare a nessun’altra città. Citando i 100 passi, “Ci si abitua anche alla bruttezza”. Noi invece non dobbiamo rassegnarci”.

“Scelgo per amore di Palermo. Scelgo a testa alta. Palermo non merita di essere ancora ultima”.


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A proposito dell'autore

Laureata in Giurisprudenza a Palermo con una tesi di diritto penale, non ho mai abbandonato la mia passione per la scrittura. Curiosa ed ambiziosa, cerco di rinnovarmi continuamente.