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Comunali Palermo, Orlando contro Italia Viva: “Ha spaccato la maggioranza, no al campo largo”


“Chi era maggioranza nel Pd nel 2017 e due anni fa ha rotto quella maggioranza e, più recentemente, non ha approvato il piano di riequilibrio che è vera alternativa al dissesto e prospettiva di futuro per la città, ha giocato allo sfascio totale. Non si può immaginare che nella maggioranza di una coalizione a Palermo, in questi giorni, ci possano essere coloro che erano in quella stessa maggioranza che ha votato contro il piano di riequilibrio”. Lo ha detto il sindaco Leoluca Orlando, intervenendo nel pomeriggio alla segreteria regionale del Pd, tenutasi a Palermo, e chiudendo di fatto la strada alla eventuale ipotesi di una intesa elettorale con Italia Viva in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera. 

Orlando e i renziani sono ormai in conflitto da mesi e Italia viva ha votato contro il Piano di riequilibrio dei conti presentato dall’amministrazione comunale. “Palermo – ha aggiunto il sindaco – fino alla pandemia aveva ottenuto risultati straordinari, ad un certo punto c’è stata una presa di posizione di consiglieri comunali eletti nella maggioranza nella lista del Pd che poi hanno rotto con il Pd e che hanno rotto con la visione. Da due anni non abbiamo maggioranza in consiglio comunale e subiamo un continuo ostruzionismo. Ma fino in fondo ci ho messo la faccia perché ho ritenuto doveroso farlo nei confronti dei cittadini. L’unico modo per convincere e vincere è essere capaci di metterci la faccia”.

“Ritengo fondamentale celebrare le primarie per creare una spinta alla partecipazione. Le primarie animano la campagna elettorale, consentono alla società civile di avere un punto di riferimento. Mi chiedo se rispetto alla primarie ci siano dei veti. Io sono contrario ai veti e favorevole alle posizioni argomentate”, ha aggiunto Orlando.

Poi Orlando ha domandato ai presenti: “Ci sono veti che riguardano la visione che ha caratterizzato l’amministrazione comunale di Palermo? Ci sono veti sul programma dell’amministrazione comunale di Palermo? Ci sono veti rispetto alle persone?“. “Nelle scelte che si fanno sui territori – ha aggiunto il sindaco – non bisogna perdere la visione dei diritti. Non mi appassionano il campo largo o il campo stretto, piuttosto dobbiamo porci un problema di condivisione di visione, chiarendo quale sia la visione dei soggetti che partecipano alle operazioni politiche, interrogarci su chi possa avere consenso, chiederci se le liste siano adeguate o meno”. 

Il primo cittadino di Palermo ha poi posto il tema delle liste: “Pensiamo di vincere le elezioni con tre liste? Lo dico chiaramente: abbiamo problemi a fare tre liste. Fermiamoci un attimo e riflettiamo per capire insieme quali valutazioni fare. Credo che chiunque sia candidato sindaco debba farsi la sua lista, debba essere un valore aggiunto. E se accanto a queste ci sono liste civiche, meglio ancora. Chiedo un confronto franco e sincero su visione, programma e scelte”, ha concluso il sindaco.

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