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Concerto di Natale de “Il Volo” alla Valle dei Templi: L’accusa di un musicista “Tutto falso, Orchestra in Playback”


Concerto di Natale de “Il Volo” alla Valle dei Templi: un musicista denuncia l’uso del playback da parte dell’orchestra, scatenando polemiche.

Concerto Il Volo
Concerto Il Volo – Fonte:Redazione web

Un’opinione schietta e critica sul concerto di Natale organizzato nella suggestiva cornice della Valle dei Templi, trasmesso su Canale 5. Questo evento, parte del progetto di promozione per Agrigento Capitale della Cultura 2025, ha sollevato diverse polemiche per la sua autenticità. Un intervento sui social, ha messo in evidenza aspetti controversi, aprendo un dibattito sullo stato dell’arte musicale in Sicilia.


Mauro Cottone, musicista e docente di violoncello originario di Menfi, ha segnalato una particolarità del concerto di Natale trasmesso su Canale 5, registrato l’estate scorsa nella Valle dei Templi. Cottone ha sottolineato che durante l’esecuzione gli orchestrali non erano dotati di microfoni, ma di auricolari, utilizzati per simulare le arcate indicate nelle partiture.

La critica

La critica del violoncellista riguarda l’autenticità dell’evento musicale, organizzato nell’ambito della campagna mediatica per Agrigento Capitale della Cultura 2025. Attraverso un post sui social, Cottone ha dichiarato: “Non mi venite a dire che l’orchestra ha suonato bene perché l’orchestra non ha proprio suonato – dice Cottone sul suo profilo social – non c’era neanche un microfono tra gli orchestrali ma bensì auricolari che permettevano loro di poter simulare le arcate scritte in partitura”.

Secondo il musicista, il concerto è stato costruito su elementi non autentici: “Tutto falso, dal periodo di ambientazione, alla temperatura al dress code alla esecuzione”, ha aggiunto con amarezza.

Ill problema diffuso e la riflessione

Cottone ha proseguito affermando: “Io non c’ero a questa messa in scena – aggiunge – ed è umiliante nei confronti di chi sa suonare dover fare finta. È un po’ come il proliferare di orchestre e orchestrine che nascono solo per esigenze temporanee, contribuendo a ridurre la qualità delle performance e le retribuzioni degli orchestrali”. Questo, a suo dire, ha portato alla mancanza di orchestre stabili ad Agrigento e Caltanissetta, nonostante la presenza di teatri di grande valore storico e artistico.

Il violoncellista ha infine espresso una riflessione autocritica, auspicando maggiore unità e coerenza tra i musicisti: “Se solo noi orchestrali fossimo più coesi e coerenti… e magari con un pizzico di dignità in più, si potrebbero ottenere importanti risultati”.

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