Vediamo insieme i vantaggi e le agevolazioni introdotte dal Decreto PA bis per i giovani under 24 e under 30 nei concorsi pubblici.
In Italia, la Pubblica Amministrazione sta attuando un profondo cambiamento nella sua strategia di assunzioni, con particolare attenzione ai Comuni, con l’obiettivo di coinvolgere i giovani di età inferiore ai 24 anni. Questa iniziativa è finalizzata al ringiovanimento di un settore in cui il personale spesso supera i 50 anni, rendendo difficile l’attrazione dei giovani italiani, nonostante molti di loro aspirino a ottenere un impiego a tempo indeterminato. Tale nuovo approccio è stato introdotto attraverso un emendamento al Decreto-bis sulla Pubblica Amministrazione, che è stato recentemente approvato dalla Camera il 31 luglio 2023.
Le tipologie di contratto e le novità
Il nuovo emendamento apre la strada all’assunzione di giovani attraverso due diverse tipologie contrattuali: l’apprendistato e la formazione-lavoro. I primi a cogliere questa opportunità di assumere giovani sono stati i Comuni. Tuttavia, è importante comprendere quali effettivi cambiamenti verranno introdotti nella Pubblica Amministrazione e quali sono le disposizioni per i giovani al di sotto dei 30 e dei 24 anni. Esploriamo insieme le implicazioni di questa innovazione e le prospettive che si delineano per i giovani.
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L’emendamento introduce la possibilità che i Comuni destinino fino al 20% delle posizioni aperte per assunzioni a individui under 30 (con età inferiore a 29 anni), offrendo loro contratti di apprendistato adattabili a diverse mansioni lavorative. Ulteriori opportunità si presentano per gli studenti con età inferiore ai 24 anni e che non hanno ancora concluso i loro studi. Tali studenti potranno trascorrere un periodo all’interno delle amministrazioni attraverso contratti di formazione-lavoro, riservando il 20% delle posizioni a questa specifica categoria. Complessivamente, il 40% delle posizioni totali disponibili sarà destinato ai giovani.
Una volta che avranno accumulato due anni di esperienza lavorativa, i giovani under 30 e gli studenti che dimostreranno competenze solide avranno la possibilità che il loro contratto (sia esso di apprendistato o di formazione-lavoro) si trasformi automaticamente in un contratto a tempo indeterminato.
Le retribuzioni
Tuttavia, questa modifica non è l’unica: la normativa prevede anche un aumento delle retribuzioni per i nuovi assunti. Saranno introdotte eccezioni ai limiti finanziari per consentire ai Comuni di incrementare la spesa destinata ai neoassunti, anche se in contratti a tempo determinato, garantendo loro un immediato aumento dello stipendio iniziale. Questo rappresenta un passo significativo per la Pubblica Amministrazione e per i Comuni, poiché gli stipendi precedentemente troppo bassi costituivano una sfida nel competere con il settore privato.
L’emendamento Pella elimina anche un potenziale ostacolo all’ingresso degli studenti all’interno delle amministrazioni pubbliche, stabilendo una connessione con le università. Prima di indire un concorso per una posizione, il Comune dovrà verificare se esistono potenziali candidati interni disposti a trasferirsi da altre sedi. Nel caso dei contratti di apprendistato e formazione-lavoro, questa procedura non sarà applicata, accelerando così l’accesso degli studenti alle amministrazioni.