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Concorsi pubblici, la riforma Brunetta è legge: ecco cosa cambia punto per punto


L’articolo 10 del decreto legge 44/2021 (“decreto Covid”), contenente la riforma dei concorsi pubblici è legge.

“Addio carta e penna, la Pa entra finalmente nella modernità. D’ora in poi prove digitali, selezioni rapide e trasparenti, stop al gigantismo dei concorsi”, così il ministro Brunetta, padre della riforma, commenta la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Legge Brunetta: cosa cambia?

I concorsi pubblici cambiamo definitivamente. La riforma voluta dal ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, è ormai legge. Ecco cosa cambia in definitiva, punto per punto.

Tra le maggiori novità, le prove e le modalità di esecuzione delle stesse. Particolarmente discussa, invece, la valutazione dei titoli per i profili ad alta specializzazione tecnica, legalmente riconosciuti e strettamente correlati alle caratteristiche delle posizioni bandite. I titoli, ed un’eventuale esperienza professionale, possono concorrere al punteggio finale in misura non superiore a un terzo.


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Concorsi Pubblici: linee guida sulla sicurezza

Per quanto riguarda le disposizioni circa la tutela e lo svolgimento in piena sicurezza dei concorsi, l’art 10 comma 9 dispone:

1.Una durata massima di 1 ora della prova in presenza e a partire dal 3 maggio 2021;

2.Candidati e personale dell’organizzazione devono effettuare il tampone nelle 48 ore antecedenti (anche se vaccinato);

3.Utilizzo degli strumenti informatici e digitali con il rispetto della normativa sulla tutela dati personali, tracciabilità, sicurezza;

4.Utilizzo di sedi decentrate (in ragione del numero dei candidati), onde limitare al massimo gli spostamenti;
5. Obbligo di indossare la mascherina ffp2 fornita dall’organizzazione;

6.Adeguati ricambi di aria e distanziamento tra i candidati;

7.Percorsi differenziati per ingressi e uscite;

8.Collaborazione con il sistema di protezione civile regionale e nazionale per l’organizzazione e la gestione delle prove.

Concorsi pubblici: 12 mila posti banditi

Dal 3 maggio, sono molte le selezioni ripartite o in fase di avvio, per un totale di 12 mila posti. Il Dipartimento della Funzione pubblica ha già programmato concorsi con modalità semplificate per assumere 6.303 unità complessive, tra cui 1.514 per funzionari e ispettori del ministero del Lavoro e 2.133 per funzionari amministrativi del ministero della Giustizia. Saranno, inoltre, indette a breve selezioni per ulteriori 1.284 posti, tra i quali 550 funzionari e impiegati del ministero dell’Economia e 250 funzionari del ministero della Cultura. Dal 9 all’11 giugno si svolgerà, in sei sedi decentrate, l’unica prova scritta digitale per gli 8.582 candidati ammessi al «Concorso Sud» dell’Agenzia per la Coesione territoriale per l’assunzione a tempo determinato di 2.800 tecnici qualificati.

Decreto reclutamento

Nei prossimi giorni, alla legge sui concorsi pubblici si aggiungerà il decreto reclutamento. Quest’ultimo, “Completerà il pacchetto unitario di accompagnamento del Pnrr insieme alle semplificazioni e alla governance, nel pieno rispetto del cronoprogramma”, commenta il ministro Brunetta. “Introdurremo procedure straordinarie per selezionare le figure professionali necessarie all’attuazione celere del Piano. Lo faremo garantendo massima trasparenza e massimo rigore, sempre guidati dall’articolo 97 della Costituzione”.

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A proposito dell'autore

Laureata in Giurisprudenza a Palermo con una tesi di diritto penale, non ho mai abbandonato la mia passione per la scrittura. Curiosa ed ambiziosa, cerco di rinnovarmi continuamente.