L’attesissimo maxi-concorso per il Sud, indetto dal Ministero della Pubblica Amministrazione, si è rivelato un vero e proprio fallimento, sia in termini di numeri che di assunzioni. Scoperto il 47% dei posti.
Buona la prima? Non si direbbe. L’esito del concorso per 2800 tecnici al Sud si sarebbe dimostrato un clamoroso flop. Nonostante non siano state ancora pubblicate le graduatorie ufficiali, con i nomi dei candidati vincitori, trapelano già alcune indiscrezioni sulla percentuale degli ammessi. Secondo Il Sole 24 Ore, infatti, sarebbero solo 1483 gli idonei, a fronte dei 2800 posti disponibili.
Falso concorso pilota
Il modello del concorso, fortemente voluto e ideato dal Ministro Renato Brunetta, in collaborazione con la ministra per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna, avrebbe dovuto funzionare da concorso pilota per una nuova “era” dei concorsi della P.A. Sedi decentrate, prove digitalizzate, valutazione per titoli per i profili esperti, sono queste le novità che avrebbero dovuto portare a diverse assunzioni, con contratto a tempo determinato per un massimo di 36 mesi, così da rimediare le competenze necessarie per attuare il Recovery Plan. Ma così non è stato.
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Concorso 2800 tecnici al Sud: i dati per profilo
Alla luce dei risultati ottenuti, il 47% dei posti rimarrebbe scoperto. Secondo sempre le ultime indiscrezioni, il profilo per tecnici sarebbe quello andato peggio: solo 167 idonei a fronte dei 1412 posti disponibili. Sulla stessa scia, anche il profilo per esperti in gestione, rendicontazione e controllo: 918 posti per soli 196 idonei. Diversa, invece, la situazione per il profilo funzionario giuridico, in cui ci sarebbero stati molti più soggetti idonei ma troppi pochi posti: a fronte dei 169 posti disponibili, gli idonei sono stati 765. I nominativi dei vincitori verranno comunicati a breve dal Ministero.
Organizzazione zoppicante
Ma cosa si nasconde dietro queste cifre? Sappiamo che le domande di partecipazione inviate sono tante centinaia di migliaia, ma in molti non si sono presentati. E come già sottolineato, dei presenti solo alcune centinaia sono risultati idonei. Inoltre, la rettifica del bando relativo al concorso, con la “chiamata” anche di chi non fosse inizialmente ritenuto idoneo, nella prima fase preselettiva per titoli, ha scatenato una lunga scia di polemiche e aperto le porte ad eventuali ricorsi. Insomma, un’organizzazione, quella della Pubblica Amministrazione, che non ha funzionato bene e che rischia di allontanare sempre più i giovani.