E’ previsto il concorso presso il Comune di Napoli nel 2023, con l’obiettivo di assunzioni di 200 persone entro la fine dell’anno. Le novità emerse sono promettenti: ci saranno due concorsi per reclutare vigili urbani e dirigenti per la città partenopea. Tuttavia, questi concorsi potrebbero non essere gli unici, poiché il Comune si trova ad affrontare una carenza di personale a causa dei pensionamenti che si verificano a un ritmo di circa 2 al giorno, pari a circa 700 uscite in un anno. Nonostante le limitazioni economiche e il rigido “Patto per Napoli” che riduce al minimo le spese pubbliche, il Comune è in grado di procedere con le assunzioni grazie ai finanziamenti provenienti dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). L’arrivo di questi concorsi rappresenta un’opportunità significativa per coloro che sono interessati a lavorare presso il Comune di Napoli.
I concorsi
Il Comune di Napoli ha programmato l’organizzazione di due concorsi nel corso del 2023 al fine di reclutare circa 200 nuove unità, tra vigili urbani e dirigenti. Queste assunzioni sono necessarie per colmare la carenza di personale causata dai numerosi pensionamenti che si verificano. Nonostante le difficoltà economiche e l’alto debito di 4,5 miliardi di euro che pesa sul Comune, la possibilità di effettuare nuove assunzioni rappresenta un segnale positivo per la città. L’amministrazione comunale dovrà fare scelte oculate per bilanciare la spesa corrente e gli investimenti, ma i finanziamenti provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) offrono un importante supporto finanziario. I concorsi rappresentano un’opportunità per aumentare il personale del Comune e offrire un servizio migliore alla comunità di Napoli.
Il bilancio di previsione
Il bilancio di previsione per il periodo 2023-2025 sta assumendo una forma definita, e analizzando le tabelle e le cifre relative al personale, emerge che con le nuove assunzioni derivanti dall’ultimo concorso (924 unità), la spesa per il personale passerà da 220 milioni a 243 milioni di euro. La buona notizia è che, in base alla legge nazionale, la spesa per il personale potrebbe arrivare fino a quasi 310 milioni di euro. La spesa per il personale viene calcolata in base al rapporto tra il numero di abitanti e le entrate correnti degli ultimi tre anni. Il valore soglia per Napoli è del 28,8%, e il Comune si trova ben al di sotto di questa soglia. I Revisori dei conti affermano che “la spesa del personale dell’Ente può essere incrementata fino al raggiungimento della soglia stessa che ne costituisce il limite”.
È interessante osservare la dotazione organica del Comune e la sua riduzione. Secondo i dati ufficiali del 2014, il numero di dipendenti era di 8.983. Nel 2021, l’ultimo dato disponibile, si è ridotto a 4.885, con una perdita di 4.098 unità in sette anni. Negli ultimi due anni, ci sono state almeno altre 700 uscite, ma sono state compensate dalle circa mille nuove assunzioni provenienti dall’ultimo concorso. Attualmente, il numero di dipendenti del Comune si aggira intorno alle 4.500 unità, mentre la popolazione residente è di poco meno di 950.000 abitanti.
Come si muoverà l’amministrazione comunale?
Il sindaco Gaetano Manfredi e il suo team dovranno affrontare delle decisioni importanti poiché la spesa corrente destinata alle assunzioni è limitata, e utilizzarla per ulteriori assunzioni potrebbe ridurre le risorse disponibili per altre voci, come la manutenzione ordinaria, che attualmente ha un budget di circa 50 milioni di euro. Tuttavia, a Palazzo San Giacomo ci sono in arrivo investimenti attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), che solo per l’anno in corso ammontano a 433 milioni di euro. A questi si aggiungono ulteriori 320 milioni provenienti dai trasferimenti del Ministero delle Infrastrutture, del Cipe e del Piano sviluppo e coesione per la realizzazione delle linee metropolitane.