Approvata la nuova Riforma Cartabia che rivoluziona, in parte, il settore della giustizia. Tra le novità più importanti, rientrano i nuovi requisiti riguardanti il Concorso in magistratura. Scopriamo insieme i dettagli.
Concorso in Magistratura: accesso a tutti i laureati
Una delle principali novità apportate dalla Riforma riguarda i futuri magistrati. Ad accedere, infatti, al concorso in magistratura potranno essere tutti i neolaureati in giurisprudenza. Finora, invece, e finché comunque i decreti attuativi non verranno pubblicati, sono richiesti ulteriori titoli: dottorato di ricerca in materie giuridiche, tirocinio ex art. 73 D.L. 69/2013, Scuola di specializzazione per le professioni legali abilitati all’esercizio della professione forense.
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A seguito dell’introduzione della Riforma Cartabia, sarà richiesto il solo titolo di laurea magistrale a ciclo unico in giurisprudenza (LMG/01).
Previsione di tre elaborati scritti
Delle novità interessano anche le prove del concorso. Per ciò che concerne la prova scritta, al fine di verificare la capacità di inquadramento teorico-sistematico dei candidati, è previsto lo svolgimento di tre elaborati scritti, vertenti su diritto civile, diritto penale e diritto amministrativo.
Meno materie nella prova orale
Si richiede di ridurre il numero di materie previste in sede di prova orale. Allo stesso tempo, si manterranno almeno le seguenti:
- diritto civile
- diritto penale
- diritto processuale civile
- diritto processuale penale
- diritto amministrativo
- diritto costituzionale
- diritto dell’Unione europea
- diritto del lavoro
- diritto della crisi e dell’insolvenza
- ordinamento giudiziario,
- una lingua straniera.