Pubblicato il calendario delle prove scritte per il Concorso Ripam: al bando 2293 nuove assunzioni. Le prove si svolgeranno in più regioni dal 5 all’8 luglio 2022.
Il Concorso pubblico Ripam, per titoli ed esami, è volto alla copertura di 2293 posti complessivi di personale non dirigenziale di area seconda, a tempo indeterminato, da inquadrare nei ruoli della Presidenza del Consiglio dei ministri, del Ministero dell’economia e delle finanze, del Ministero dell’interno, del Ministero della cultura e dell’Avvocatura dello Stato.
Concorso Ripam 2293 posti: profili e materie
Per il Concorso 2293 Ripam sono previsti due profili: AMM (amministrativo) ed ECO (economico). Di seguito, le materie da studiare per ciascun profilo:
Profilo AMM (Profilo amministrativo)
- Elementi di diritto amministrativo
- Elementi di diritto penale con riguardo ai reati contro la pubblica amministrazione
- Elementi di contabilità di Stato e degli enti pubblici
- Elementi di diritto dell’Unione europea
- Norme generali in materia di pubblico impiego, con particolare riferimento alle responsabilità, doveri e diritti dei pubblici dipendenti, codice di comportamento e sanzioni disciplinari
- Uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse
- Conoscenza della lingua inglese
- Capacità logico-deduttiva e di ragionamento critico-verbale
- Quiz situazionali.
Profilo ECO (Profilo economico)
- Elementi di diritto amministrativo
- Elementi di contabilità di Stato e degli enti pubblici
- Elementi di ragioneria generale ed applicata
- Elementi di economia politica e pubblica
- Norme generali in materia di pubblico impiego, con particolare riferimento alle responsabilità, doveri e diritti dei pubblici dipendenti, codice di comportamento e sanzioni disciplinari;
- Uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse;
- Conoscenza della lingua inglese.
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I candidati che NON si presenteranno a sostenere la prova nella sede, giorno e ora stabiliti secondo il calendario, saranno considerati rinunciatari al concorso quali che siano le cause dell’assenza anche indipendenti dalla loro volontà, ancorché dovuta a forza maggiore e determinerà l’esclusione dalla procedura.