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Conte: “È arrivata una nuova impennata dei contagi: non è facile, ancora sacrifici”


“Sta arrivando un’impennata” dei contagi. Non sarà facile, dobbiamo fare ancora dei sacrifici”. Lo ha detto il premier Conte al Tg3 parlando del Covid.

Incontro Governo- Regioni

Il governo intanto ha anche incontrato le Regioni in vista delle nuove misure e conferma di voler introdurre nel Dpcm il divieto per i bar di vendere cibi e bevande da asporto dopo le 18.

Nel corso della riunione con le regioni sono state anche illustrate le altre nuove misure. Si conferma per tutte le zone la regola che consente a massimo due persone di andare a trovare a casa parenti e amici. Stop alla mobilità tra le regioni, anche tra quelle gialle, istituzione di una zona bianca, per “dare un segnale” del lavoro che si sta facendo e che consentirà di entrare in una fase diversa in tempi però più lunghi. L‘introduzione di una zona bianca prevede una zona dove, virus permettendo, si possa cominciare un lento ritorno alla normalità”.


Leggi anche: Spostamenti tra regioni: tutte le regole per congiunti e amici


le dichiarazioni del Ministro Speranza

Il ministro della Salute Roberto Speranza nel corso della riunione tra governo e Regioni avrebbe anche proposto di intervenire sugli indici di rischio per facilitare gli ingressi in zona arancione delle regioni a rischio alto. Speranza ha anche ribadito che sarà mantenuto il modello delle fasce e che sarà confermato nel nuovo Dpcm l’abbassamento della soglia dell’Rt: con 1 si va in arancione e con 1,25 in zona rossa. 

 Il divieto di ospitare a casa più di due parenti e amici, continua il Ministro,  “si è dimostrato una norma ragionevole che ha funzionato nel periodo natalizio. Credo che avrebbe senso confermarla”.

“Domani sarà il Parlamento ad esprimersi ed entro giovedì venerdì avremo un testo definitivo. La situazione epidemiologica non è da sottovalutare, l’epidemia è ancora molto forte e per questo – ha ribadito – servono ancora restrizioni e comportamenti corretti”.

Le dichiarazioni di Decaro

 

Alle aziende che gestiscono i trasporti pubblici urbani ed extaurbani che hanno messo o metteranno in campo servizi aggiuntivi per gli studenti, deve essere riconosciuto un ristoro per i mancati ricavi dalla vendita dei biglietti e degli abbonamenti dovuti alla riduzione della presenza degli altri passeggeri. E’ quanto avrebbe chiesto, secondo quanto si apprende, il presidente dell’Anci Antonio Decaro nel corso della riunione con le Regioni e il governo. Altrimenti, avrebbe aggiunto, “non ci si può aspettare che quelle aziende garantiscano i servizi aggiuntivi indispensabili ad assicurare il distanziamento per gli studenti”.

Ristori per tutte le attività chiuse

Tutte le attività che rimarranno chiuse “saranno ristorate”. E’ quanto ha garantito il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia alle Regioni nel corso della riunione di oggi. Il ministro ha ribadito la validità del sistema a fasce – “ci ha salvato due volte da un nuovo lockdown” – e ha riconvocato le Regioni per una nuova riunione giovedì, dopo che il ministro della Salute Roberto Speranza avrà illustrato le misure in Parlamento.


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