Controlla subito il portafoglio: Questa banconota da 5 euro vale una fortuna | Ecco quale cercare
Alcuni esemplari rari della prima serie dell’euro valgono centinaia di euro: scopri come riconoscere la banconota da 5 euro che fa impazzire i collezionisti.

La comparsa ufficiale delle banconote in euro risale al 1° gennaio 2002, una data ancora ben impressa nella memoria di molti cittadini europei. Tuttavia, il progetto della moneta unica era già in fase di sviluppo fin dai primi anni ’90, con l’obiettivo di creare un sistema monetario comune per buona parte dei Paesi europei. Già alla fine di quel decennio, infatti, si iniziava a progettare l’aspetto delle nuove banconote, puntando su design facilmente riconoscibili e pratici da utilizzare.
Nonostante il valore nominale contenuto, alcune banconote da 5 euro possono valere molto di più, soprattutto per i collezionisti. Il motivo? Alcuni esemplari rari della prima serie, se in condizioni eccellenti, sono oggi considerati vere e proprie chicche numismatiche. Le banconote in euro, infatti, sono state emesse in due differenti serie. Ma come spesso accade, è nei piccoli dettagli che si nascondono le vere sorprese.
Banconota da 5 euro: il dettaglio che fa la differenza
Il design delle banconote europee è stato studiato negli anni Novanta, ispirandosi all’architettura storica del continente. Ogni taglio rappresenta uno stile architettonico diverso: la 5 euro, ad esempio, mostra elementi classici, mentre i tagli superiori raffigurano il romanico, il gotico, fino ad arrivare al moderno presente nella 500 euro, ormai non più prodotta da diversi anni.
La banconota da 5 euro, sebbene sia la più piccola per valore, è una delle più circolanti e facilmente riconoscibili per via del colore grigio e delle dimensioni ridotte, ideate anche per facilitare l’identificazione da parte delle persone ipovedenti.
Occhio alla scritta “Specimen”: se c’è, vale centinaia di euro
Tra le versioni più ricercate ci sono le 5 euro della prima serie, emesse tra il 2002 e il 2013. Alcuni esemplari, se riportano la scritta “Specimen”, possono raggiungere valori tra i 300 e i 1200 euro, a seconda delle condizioni. Queste particolari banconote non erano destinate alla circolazione, ma realizzate a fini rappresentativi e diplomatici, spesso utilizzate come omaggi simbolici nei primi anni dell’euro. La scritta “Specimen” appare su entrambi i lati del biglietto, rendendole facilmente riconoscibili, ma estremamente difficili da trovare.
La conservazione è un fattore fondamentale: una banconota in perfette condizioni può valere molto di più rispetto a una usurata, anche se dello stesso tipo.