Pare che sia stato raggiunto un compromesso per stabilire le condizioni che potranno portare ad allungare di almeno un’ora il coprifuoco. Ci dovranno essere almeno due monitoraggi con la curva epidemiologica in discesa e il terzo che conferma l’abbassamento dell’indice di contagiosità.
La data chiave fissata al 14 maggio. Per allora si capirà se le riaperture avranno influito sull’andamento dei contagi e sulla tenuta delle strutture sanitarie. Il dibattito è in corso sia all’interno dell’esecutivo sia nei partiti, con posizioni talvolta distanti. Anche dentro la Lega le sensibilità sulle scelte del governo in tema di riaperture sono diverse.
Leggi anche: Speciale mafia, le rivelazioni dell’artificiere della strage di Via D’Amelio
Nel provvedimento che scade il 31 luglio è specificato che le misure in vigore saranno rimodulate in base ai dati che ogni settimana danno ci danno contezza dell’epidemia. Influirà anche il risultato della campagna vaccinale nelle diverse regioni. Ma il coprifuoco è una misura nazionale, quindi dovrà essere fissato in maniera che possa valere in tutta Italia, dunque tenendo conto anche delle aree dove l’incidenza è ancora alta.
Il doppio monitoraggio ai fini del coprifuoco
Il primo monitoraggio per valutare la situazione è quello di domani, venerdì 30 aprile. Anche se si tratta di dati antecedenti all’entrata in vigore del nuovo decreto, che quindi non forniscono la fotografia istantanea perché si basano su rilevamenti della settimana precedente. Ma consentono comunque all’Istituto superiore di Sanità e al ministero della Salute di individuare le aree di maggior rischio.
Molto più significativo e indicativo sarà invece il bollettino del 7 maggio. Per allora saranno passati 15 giorni dall’entrata in vigore. Due settimane quindi dalla ripresa della scuola per l 70% degli studenti in presenza, più affollamento per i mezzi pubblici, libera circolazione dei cittadini dalle 5 alle 22, ristoranti e pub aperti. E ci sarà anche il weekend del primo maggio di mezzo.
Il post monitoraggio
Nella settimana successiva sarà convocata la cabina di regia e le forze di maggioranza si confronteranno sull’opportunità di allungare l’orario concesso per star furi la sera e spostare il coprifuoco. Una misura che il leader della Lega Salvini, la Meloni e una parte di Forza Italia – appoggiati dai governatori del centrodestra, vorrebbero addirittura venisse abolito. Scelta che al momento non sembra percorribile. Fino ad ora si è parlato soltanto di un possibile ritocco all’orario di coprifuoco, che comunque dovrebbe rimanere. La decisione finale sarà presa guardando i dati del 14 maggio. Se si tratterà di dati positivi, già dal 17 maggio potrebbe essere ermesso di rimanere di più in giro la sera. Intanto le Regioni si attrezzano in vista delle nuove scadenze e ieri hanno consegnato al governo i protocolli messi a punto per le attività che riapriranno il 15 maggio.
Piscine e spiagge
Da metà maggio in fascia gialla sarà possibile andare nelle piscine all’aperto e negli stabilimenti balneari. Le misure proposte dai governatori prevedono di “assicurare un distanziamento tra gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) in modo da garantire una superficie di almeno 10 metri quadrati a postazione“. Tra lettini e sedie a sdraio quando non posizionate nel posto ombrellone dovrà invece essere garantita una distanza di almeno 1 metro.
Saranno vietati i giochi di gruppo, mentre gli sport individualio in acqua (nuoto, surf, windsurf, kitesurf) possono essere regolarmente praticati, nel rispetto delle misure di distanziamento. Consentiti il beach-volley e il beach-soccer ma seguendo le disposizioni delle istituzioni competenti.
Bar e ristoranti
Dal 1° giugno nelle zone gialle, via libera ai ristoranti al chiuso dalle 5 alle 18. Sarà quello l’ultimo passaggio prima delle ultime riaperture del 1° luglio. Quando partiranno eventi, fiere e congressi. Ma sempre tenendo sotto controllo la curva dei contagi per scongiurare il rischio di tornare indietro nel pieno dell’estate.