Il direttore Galli, del dipartimento Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano è intervenuto durante la trasmissione televisiva di Rai Tre, condotta da Serena Bertone, Agorà.
«È evidente che ci siano dall’estero rischi di infezione da Coronavirus». A riferirlo, durante la trasmissione televisiva di Rai Tre, condotta da Serena Bertone, Agorà, è stato Massimo Galli, direttore del dipartimento Malattie infettive dell’ ospedale Sacco di Milano.
«Basta vedere quello che sta succedendo in Germania con i mattatoi – ha sottolineato Galli – Ma questo lo sapevamo già quando si è deciso di riaprire i nostri confini.
L’importante è che a livello di ogni regione sia approntato un apparato di sorveglianza tale da monitorare e migliorare l’attenzione e l’organizzazione quando arrivano turisti stranieri».
L’opinione del direttore Galli
«Il problema – ha spiegato in conclusione Galli – è che il virus non si è affatto rabbonito e presenta una capacità di diffusione maggiore in caso di un focolaio nuovo: i nuovi infetti saranno più efficienti nel trasmettere l’infezione rispetto ai vecchi infetti, che magari da tempo coabitano con il virus».
Galli: «Le classi sono l’incubatore perfetto per il virus, più rischiose delle palestre»
«Cinque ore di stazionamento in classe da parte di bambini, con un distanziamento virtuale inesistente, rappresentano un incubatore perfetto per il virus.
«Da sempre – prosegue Galli – per le malattie a trasmissione aeree, le classi a scuola rappresentano un incubatore perfetto per il contagio, come dimostra l’influenza stagionale. Siamo un paese in cui non ci si vaccina e le classi sono ogni anno gli incubatori dell’influenza, che viene poi passata agli adulti».
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