Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di Younipa.it
L’esame di Stato di Abilitazione è l’ultimo step che un aspirante farmacista deve superare per potersi iscrivere all’albo dei farmacisti ed esercitare, dunque, la professione.
L’esame di abilitazione, di norma, si svolge in due sessioni previste per il mese di giugno e per il mese di novembre, ed è articolato in 3 prove d’esame:
- Prova scritta: si basa su un argomento di carattere professionale, in particolare di chimica farmaceutica e tecnica farmaceutica;
- Prova pratica: prevede relazioni scritte sulle seguenti parti: riconoscimento e saggi di purezza di due farmaci, dosaggio di un farmaco noto, spedizione di una ricetta;
- Prova orale: consiste nell’accertamento della preparazione culturale e professionale del candidato.
Considerata la situazione di emergenza legata al COVID-19, nella quale riversa il nostro Paese, come faranno i neolaureati di tutta Italia a concludere il loro percorso?
Come riusciranno ad essere valutati coerentemente allo svolgimento di una prova pratica in modalità telematica?
Le associazioni studentesche Vivere Farmacia e Vivere Ateneo, nelle ultime settimane, hanno raccolto tutte le segnalazioni e le domande dei neo laureati e laureandi in Farmacia e Farmacia Industriale dell’Università degli Studi di Palermo e si sono fatti portavoce della tematica, attraverso i propri rappresentanti in seno al Consiglio del Corso di Studi, al Consiglio di Amministrazione UNIPA e al Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, al fine di permettere a tutti gli aspiranti farmacisti di concludere il loro percorso e di poter fronteggiare in prima linea l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo.
«La situazione che stiamo vivendo è una situazione particolare che nessuno di noi avrebbe mai immaginato prima – afferma Teresa Garraffa, rappresentante degli studenti del CdL in Farmacia e Farmacia Industriale. Tra le problematiche relative alla fruizione a distanza risulta essere sicuramente fondamentale quella degli esami di abilitazione per la professione di farmacista: ci siamo fatti portavoce delle numerose richieste affinché, voi neolaureati, possiate fronteggiare questa emergenza all’interno delle farmacie, primo presidio di sanità, quanto prima».
Il messaggio che Vivere Ateneo ha voluto riportare al Miur, alla Regione Sicilia e all’Università degli Studi di Palermo, è proprio la voglia dei giovani aspiranti farmacisti siciliani di non osservare passivamente bensì di essere pronti ad aiutare e supportare la comunità in questo periodo di emergenza.
Nel dettaglio, la richiesta consta di due punti fondamentali:
- Prendere in considerazione la possibilità di un eventuale giudizio di idoneità dell’esame di Stato di abilitazione per la professione di farmacista per i laureati dell’anno accademico 2019/2020, al fine di permettere agli stessi, a seguito al conseguimento del titolo accademico, di prestare servizio immediatamente presso le farmacie, primo presidio di sanità, che in questo momento stanno fronteggiando in prima linea l’emergenza COVID- 19.
- In extrema ratio, SI RICHIEDONO informazioni in tempi celeri circa le modalità a distanza per l’espletamento dell’esame di Stato di abilitazione che si dovrebbe svolgere nelle Università italiane, nelle sessioni di giugno e novembre 2020, come indicato nel Decreto-legge dell’8 aprile.
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«Il nostro obiettivo è farci, appunto, portavoce degli studenti universitari di tutta Italia – sostiene il Dott. Sebastiano Giuseppe Sorrentino, rappresentante al Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari. Sono molteplici le richieste degli studenti che con Vivere Ateneo stiamo portando avanti in questa situazione di emergenza come, per esempio,
l’esenzione dalle tasse universitarie per tutti gli studenti e la predisposizione di un sostegno all’affitto rivolto a tutti gli studenti fuorisede impossibilitati, ad oggi, al pagamento dei canoni di locazione».