Negli ultimi mesi si è parlato tanto del famigerato vaccino anti-covid. Come se fosse la panacea di tutti i mali, l’antidoto che finalmente porrebbe porre fine a questa pandemia. Ma in attesa che la prima generazione di vaccini contro il covid-19 venga approvata, molti sono stati gli studiosi che si sono espressi in tal senso.
L’ondata di pensiero più diffusa e anche la più ovvia è quella che questi vaccini, appunto, possano in qualche misura ridurre drasticamente il virus, portando in tempi più brevi la popolazione mondiale verso la ripresa totale della normalità. L’Oms parla addirittura di una possibile riduzione nel contrarre la malattia di almeno il 50%, ma è un dato probabilistico.
Chi saranno i primi a beneficiarne?
Considerando che Donald Trump è stato uno tra i privilegiati, ci si aspetta che questo fantomatico vaccino sia elitario. Dia cioè priorità a personaggi illustri della politica, del mondo della cultura o spettacolo, e poi, se ne rimarrà, spetterà a noi comuni mortali. Gli studiosi ipotizzano però una misura diversa: non potendo ambire, almeno in un primo momento, ad un’immunità di gregge, sicuramente si concederà una sorta di pass esclusivo alle persone ad alto rischio di malattia o addirittura mortalità.
Basterà il vaccino a salvarci?
Considerando che, secondo i dati attuali, al momento soltanto circa il 60/80% della popolazione mondiale ha bisogno di essere vaccinata per raggiungere l’immunità di gregge, si prospetta una sorta di scenario apocalittico: una rincorsa all’accaparramento. Per far sì che questo non avvenga e che gran parte della popolazione rimanga esclusa, la sfida per la sanità è quella di valutare strategie parallele alla diffusione sul mercato del vaccino. Strategie di contenimento del contagio a medio-lungo termine.
Siamo noi a doverci salvare
In conclusione, non basterà il vaccino a salvarci se non saremo noi abbastanza responsabili nell’adottare un comportamento altrettanto responsabile. Perchè bisognerà convivere con questo virus fino a quando non ci sarà una soluzione massiva per tutti. È ovvio che se e quando uscirà il vaccino, non sarà disponibile al 100% e non subito per tutti. Allora cosa fare? Aspettare e vedere cosa succederà? No, noi possiamo fare sempre la nostra parte, anzi dobbiamo: adottando nel tempo tutte le misure di prevenzione e sicurezza per limitare il rischio da contagio e diffusione del virus e convivendo con questo, in modo responsabile, da cittadini responsabile. Solo così potremmo essere una pedina della sanità che insieme ad altre misure, ci aiuterà a debellare nel tempo il COvid e fare finalmente Scacco matto!