Così è (o mi pare). È questo il titolo del nuovo progetto per realtà virtuale che porta in scena la “quasi” omonima opera teatrale di Luigi Pirandello, riadattata da Elio Germano in chiave moderna e digitale.
Così è (o mi pare): la sfida sui contenuti
Luigi Pirandello come non l’avete mai visto. È questo l’intento del nuovo progetto presentato dalla Fondazione Teatro della Toscana, insieme a Infinito Produzione Teatrale e Gold Productions. Un processo produttivo che va dal teatro fisico al mezzo multimediale e digitale, portando in scena una vera e propria sfida sui contenuti e sui modi per realizzarli.
Lo spettare diventa parte della commedia
Un cast numeroso, tecnici super competenti e i più avanzati strumenti VR per assicurare avanguardia e innovazione: è questo il mix che compone Così è (o mi pare), di e con l’attore Elio Germano. Si arriva così a mettere lo spettatore al centro della narrazione, facendone, addirittura, una delle parti integranti della commedia stessa.
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Così è (o mi pare): trama
Così è (o mi pare) cala il testo della pièce pirandelliana, Così è (se vi pare), nella società moderna sempre più digitale, restando fedele alla trama. Tratta dalla novella “La signora Frola e il signor Ponza“, l’opera racconta della realtà di un intero paesino turbato dall’arrivo dei due, suocera e genero. Questi sembrano raccontare versioni diverse di una stessa storia con protagonista rispettivamente la figlia e la moglie, la signora Ponza. I cittadini non sanno più a chi e a che cosa credere, ma non possono smettere di indagare alla ricerca di una verità che, forse, non esiste, mettendo in discussione il concetto di “verità assoluta”.
La realtà virtuale incontra il teatro
Tramite appositi visori, gli spettatori si ritroveranno non più a teatro, ma all’interno del lussuoso salotto borghese dove si svolge l’intera vicenda. Più precisamente, all’interno del corpo di uno dei personaggi, che vede e ascolta tutto: il Commendator Laudisi, invenzione non presente nel copione originale dell’opera pirandelliana. È lo spettatore che potrà scegliere dove e cosa osservare girando il suo sguardo, godendo così di una duplice prospettiva: individuale e collettiva.
I temi cari a Pirandello
Contemporaneamente, nello stesso spazio, altre persone fanno la sua medesima esperienza, con la possibilità di confrontarsi subito dopo lo spettacolo. Anche qui, ritroviamo tutti i temi più cari a Pirandello: la soggettività della realtà, il rapporto-contrasto tra la realtà dei fatti e la realtà dell’immaginazione.
Così è (o mi pare): riprese e spettacoli
Le riprese si sono svolte presso la Tenuta Bossi dei Marchesi Gondi e il Teatro della Pergola di Firenze, che con il suo Direttore artistico, Stefano Accorsi, ha fortemente voluto questo progetto. La prima nazionale sarà per l’appunto alla Pergola, inaugurando la nuova stagione teatrale autunnale. Non c’è ancora un calendario definito sull’intera programmazione, ma (pandemia permettendo) lo spettacolo dovrebbe raggiungere tutta la Penisola. E noi non vediamo già l’ora.