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Covid, bimba di 11 anni intubata in rianimazione: non aveva patologie pregresse


Una bimba di soli 11 anni è ricoverata e intubata in rianimazione all’ospedale Sant’Orsola di Bologna. Il tutto è dovuto per complicazioni da Covid. La notizia è stata data da Repubblica nella serata di ieri. Il quotidiano ha sottolineato il fatto che la giovane non avesse alcun tipo di patologia pregressa.

Il caso sta preoccupando molto la comunità scientifica, dato che la bimba di 11 anni era un soggetto perfettamente sano. Al momento la bambina si trova nella terapia intensiva pediatrica e in gravi condizioni, tanto da doverla intubare.

Il Covid ha sempre viaggiato tra i bambini, ma non aveva mai portato a queste conseguenze gravi da rianimazione. La versione locale del quotidiano ha riportato: “In questo caso è stata rilevata la presenza di un batterio durante gli esami molto approfonditi cui la paziente è stata sottoposta, ma non si sa questa sia stata una concausa della grave infezione o invece una conseguenza”. L’aggravamento sarebbe arrivato rapidamente in poche ore.

Come mai la bimba di 11 anni si trova in rianimazione?

La bimba di 11 anni fa parte della schiera di minori che negli ultimi giorni sono risultati positivi al virus. Secondo la Regione Emilia Romagna, c’è stato un aumento del 23% dei contagi tra i ragazzi in età scolare nelle ultime due settimane. Complice probabilmente la circolazione delle varianti, in primis inglese, ma anche africana e brasiliana.

Il che ha anche spinto le istituzioni locali a disporre proprio per l’area metropolitana di Bologna a partire da sabato 27 febbraio il passaggio in zona arancione scuro. Si tratta in totale di 45 comuni che si vanno così ad aggiungere agli altri 14 delle province di Imola e Ravenna per i quali già nei giorni scorsi erano state disposte ancora più restrittive per fermare il contagio.


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A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”