I dati del contagio in provincia di Palermo fanno paura. I numeri resi noti nel bollettino di ieri hanno messo in allarme il sindaco Leoluca Orlando che ha deciso di scrivere una lettera al Commissario ad-hoc per l’emergenza Covid-19 in Provincia di Palermo Renato Costa, e alla direttrice generale della Asp Daniela Faraoni. Nella missiva – indirizzata per conoscenza anche al Ministro della Salute, al Presidente della Regione Siciliana e al Prefetto – il sindaco rileva che “i dati appena diffusi dalla Protezione civile nazionale mostrano, per l’area metropolitana di Palermo un incremento dei contagi pari a 214,15 ogni centomila abitanti, senza riferimenti specifici a Palermo né agli altri Comuni. Il quadro generale che i dati mostrano su scala regionale – continua il primo cittadino- è estremamente preoccupante, con un aumento del 43% dei positivi a fronte di un calo del 59% dei tamponi“.
Il primo cittadino osserva che “la disponibilità di dati aggiornati, coerenti e validi è la base su cui emettere (o non emettere) provvedimenti di competenza di questa Amministrazione comunale” motivo per il quale Orlando sottolinea che “ancora una volta devo sollecitare l’invio di informazioni costanti, quotidiane per quanto attiene la città nel suo complesso e almeno settimanali per quanto attiene le sue aree”. Il primo a rispondere alla missiva il commissario per l’emergenza Covid Renato Costa, il quale in serata interpellato dall’Italpress afferma: “Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando si faccia dare i dati dalla regione, io non li ho, li sto lavorando, non li conosco, non li ho ancora trasmessi. Se sono preoccupato? Non mi faccia fare il mago, non ho i dati, quando li avrò potrò dirlo”.
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Chi invece conferma la tendenza ad un preoccupante incremento dei casi nel Palermitano è la direttrice dell’Azienda sanitaria provinciale Daniela Faraoni. Raggiunta dall’Italpress spiega che “si registra un incremento, ma la pandemia ci ha insegnato che l’andamento e’ ondoso, ha momenti di calo e momenti di crescita“. “In provincia ci sono paesi dove la preoccupazione è maggiore, Palermo città registra un incremento come tutta la Sicilia però stiamo lavorando sulle vaccinazioni perché si arrivi a tutta la popolazione e questo anche grazie ai medici di famiglia, della continuità assistenziale, agli specialisti ambulatoriali”.
“Oggi hanno aderito 750 medici a questo nostro piano con l’obiettivo di raggiungere spazi sempre più ampi tra la popolazione. La pandemia ci ha insegnato che dobbiamo stare sull’allert ma abbiamo imparato a convivere con questo dramma contando su cittadini. Possiamo affrontare il problema nei domicili, la gente sa che non deve per forza recarsi in ospedale” conclude.