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Covid, due pazienti deceduti donano i loro organi e salvano un palermitano


Donare vita dal dolore. Questo significa effettuare il trapianto di organi. Quando una vita viene spezzata, può salvarne delle altre. E’ il miracolo della scienza ed è un gesto grande di altruismo, e di amore per la vita. E’ quello che è successo a Bari, dove gli organi di due pazienti deceduti a causa del covid, sono stati donati per due trapianti. Uno a Palermo e l’altro a Torino. Si è trattato del fegato di questi pazienti che non ce l’anno fatta a sconfiggere il virus.

Donatori positivi

Per la prima volta al Policlinico di Bari sono stati donati gli organi di due pazienti positivi al Covid. Grazie alla generosità delle famiglie di un uomo e di una donna deceduti dopo aver contratto il covid, sono state salvate due vite a Torino e a Palermo. I due pazienti positivi, ricoverati nei due reparti di Rianimazione del Policlinico, diretti dal professor Nicola Brienza e dal professor Salvatore Grasso, hanno potuto donare il fegato. Uno e’ stato trapiantato a Torino, l’altro a Palermo. Entrambi gli interventi sono riusciti con successo.

Chi può ricevere gli organi da pazienti positivi deceduti

Il protocollo prevede che in caso di positività al Covid possano essere donati solo gli organi salvavita. E quindi il cuore e fegato. E che a ricevere il trapianto possano essere o pazienti in urgenza Covid positivi o pazienti presenti in lista d’attesa per il trapianto e che sono guariti dal Covid sviluppando gli anticorpi.

“Un grande ringraziamento va alle famiglie dei due donatori. Pur nel dolore hanno trovato la forza di compiere uno straordinario gesto di solidarietà. In un caso i familiari erano tutti stati colpiti dal Covid e hanno voluto esprimere comunque il consenso alla donazione nonostante la malattia che aveva toccato anche loro. Nell’altro caso e’ stata la moglie del paziente con i suoi figli adolescenti a volere che una parte del marito continuasse a vivere”. Lo spiega il dottor Vincenzo Malcangi, coordinatore Donazioni e Trapianti del Policlinico di Bari.

E’ uno straordinario messaggio di speranza nel giorno in cui si commemorano le vittime del Covid: e’ il miglior modo per rendere omaggio a chi non c’e’ piu‘”, commenta il direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore.


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A proposito dell'autore

Da 13 anni laureata in comunicazione e tecnica pubblicitaria. Dopo aver fatto diverse esperienze all’estero, ha deciso di fermarsi nella sua terra siciliana, collezionando anni di esperienza nel campo degli eventi e dell’organizzazione congressuale. Da pochissimo ha fondato una sua agenzia di eventi e comunicazione, la Mapi. E’ appassionata di moda, cinema e spettacolo. Ha un debole per le giuste cause e per i Mulini a vento. Il suo sogno? Coltivare e mantenere vivo l’entusiasmo per la vita e per ogni sua piccola forma e manifestazione. Da 13 anni sono laureata in comunicazione e tecnica pubblicitaria. Dopo aver fatto diverse esperienze all’estero, ho deciso di fermarmi nella mia terra siciliana, collezionando anni di esperienza nel campo degli eventi e dell’organizzazione congressuale. Da pochissimo ho fondato una mia agenzia di eventi e comunicazione, la Mapi. Sono appassionata di moda, cinema e spettacolo. Ho un debole per le giuste cause e per i mulini a vento. Il mio sogno? Coltivare e mantenere vivo l’entusiasmo per la vita e per ogni sua piccola forma e manifestazione.