La vaccinazione eterologa è iniziata e l’Italia si divide. Intanto, il Comitato Tecnico Scientifico rassicura: “Nessun timore, è sicura”.
Vaccinazione eterologa: cos’è?
La vaccinazione eterologa, ovvero l’utilizzo di una seconda dose con un vaccino anti-Covid diverso rispetto a quello utilizzato per la prima somministrazione, è sicura. Il nuovo approccio è stato adottato in seguito allo stop di AstraZeneca per gli under 60. Perciò, chi ha già ricevuto la prima dose del siero anglo-svedese e ha un’età al di sotto dei 60 anni, farà il richiamo con un vaccino diverso, a Rna messaggero (quindi Pfizer o Moderna).
Cts: “Nessun rischio”
Per gli esperti del Cts non ci sono rischi, ma solo possibili vantaggi. Alcuni studi dimostrerebbero infatti come una vaccinazione eterologa possa dare una risposta immunitaria anche migliore. Uno studio spagnolo, con volontari che hanno prima ricevuto AstraZeneca e poi Pfizer, riporta come il mix abbia potenziato la risposta degli anticorpi. Ancora, una ricerca tedesca indica una buona tollerabilità della vaccinazione eterologa con un aumento della risposta immunitaria.
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I vantaggi
Il migliore risultato deriverebbe proprio dalle diverse tecnologie usate per i vaccini anti-Covid, ossia quello a vettore virale e quello a mRna messaggero. Il sistema immunitario si preparerebbe meglio a combattere il virus, avendo così più armi a disposizione, conoscendolo col metodo a mRna messaggero, che porta materiale genetico di SARS-CoV-2 per costruire la proteina Spike, e con il sistema a vettore virale che porta un virus innocuo.
Richiamo con vaccino diverso: già sperimentato
Nessun esperimento su cavie, ribattono le fonti. Difatti, non è la prima volta che si ricorre ad una vaccinazione eterologa. Questa, ad esempio, è stata già sperimentata per l’epatite A. E come ha anche precisato il ministro della Salute, Roberto Speranza, l’Italia non è il primo Paese ad attuarla. La combinazione di sieri diversi è già stata approvata, in seguita ad attente valutazioni, in Francia, Germania, Danimarca, Svezia, Norvegia e Regno Unito.