La variante Delta diventerà “nei prossimi mesi probabilmente” la forma dominante di Covid in Italia, “cosi come per l’Europa tutta”. E quanto afferma Nicola Magrini, direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), sottolineando in un’intervista al Corriere della Sera che, a differenza del Regno Unito, “ci sentiamo più protetti, perché molti in Italia hanno già preso due dosi” di vaccino.
Tuttavia, ha aggiunto, “facciamo pochi screening”: “Rispetto al Regno Unito ne facciamo dieci, forse venti volte di meno. La nostra capacità di tracciare su scala nazionale è limitata e probabilmente al di sotto dello standard per poter mappare con precisione”. Proprio la variante Delta, arrivata dall’India, evidenzia che nessun paese è sicuro se non lo sono tutti.
Per questo, ha ricordato Magrini, l’Italia donerà presto 70 milioni di dosi di vaccino ai Paesi che ne hanno bisogno: “Il G7 si è impegnato a donare un miliardo di dosi, dunque 500 milioni da parte dell’Europa e 60 o 70 milioni da parte del l’Italia. Verosimilmente avverrà nelle prossime settimane”. Anche se, ha sottolineato, “per offrire una copertura al Sud del mondo servono almeno quattro-sei miliardi di dosi”.