I contagi in Sicilia non si fermano. Anzi, si registra una crescita esponenziale dei casi di positività e della curva dei contagi.
E’ quanto emerge dal modello statistico messo a punto da un team di ricercatori del dipartimento di Scienze economiche aziendali e statistiche dell’università di Palermo.
Inumeri sono aggiornati al 30 dicembre. La tendenza è confermata dal numero dei positivi che in Sicilia in questi ultimi giorni si è sempre aggirato intorno ai mille nuovi casi, con un Rt (il valore che indica la velocità di diffusione del contagio) che è schizzato ad oltre l’1,10.
Curva dei contagi: i grafici degli esperti
Guardando ai grafici elaborati dai professori Vito Muggeo, Andrea Consiglio, Gianluca Sottile, Vincenzo Giuseppe Genova, Giorgio Bertolazzi, Giovanni Boscaino e Mariano Porcu, pubblicati su questo sito, la crescita della percentuale di positivi in base al numero di tamponi effettuati in Sicilia in due settimane è passata da meno 1,7 a più 1,7 per cento.
L’indice Rt inoltre è passato da 0,90 a 1,10. Si muove verso l’alto anche la curva dei ricoveri, che tra il 24 novembre e il 25 dicembre (de)cresceva del meno 1,6 per cento e che dal 25 a 30 dicembre è risalita dell’1,7 per cento.
Più tranquilla la situazione delle terapie intensive.
Contagi. Situazione siciliana peggiore di quella di tante regioni italiane
La situazione siciliana non è in linea con quanto accade a livello nazionale, dove la curva al 30 dicembre continuava a scendere e l’indice Rt “aggiustato” era dello 0,93, e neppure con quanto accade in altre regioni, particolarmente colpite dal Covid. In Lombardia, per esempio, l’indice di crescita della curva dei positivi sui tamponi realmente effettuati è negativa (-1,1) e l’indice Rt “aggiustato” è allo 0,94.
Nell’Isola, tuttavia, le cose vanno meglio che in Campania, dove il numero dei nuovi positivi in base ai tamponi effettuati cresce addirittura del 6,1 per cento e l’indice Rt “aggiustato” tocca persino l’1,39.
Paradossalmente però se si va a guardare il confronto tra regioni, emerge che in Sicilia, sempre al 30 dicembre, il tasso di positivi sul numero di tamponi effettuati è del 19,4 per cento, dunque quasi uno su cinque, a fronte del 17,7 della Campania, mentre su scala nazionale il dato è addirittura del 27,4 per cento.
I dati provinciali sono, invece, molto diversi rispetto a quelli registrati in altri territori. Innanzitutto spieghiamo che la classificazione delle province avviene, in questo studio, secondo la stima di due quantità: la velocità con cui si sta muovendo l’epidemia, cioè il valore di Rt, e il numero medio di nuovi casi giornalieri per 10.000 abitanti sull’asse delle ordinate.
Pur valutando una possibile incertezza sui numeri effettivi di contagi registrati (che è verosimilmente al ribasso rispetto al numero effettivo di positivi comunicati) la provincia di Agrigento ha il dato migliore ra quelli registrati in Sicilia. Si ferma ad un Rt di 0,8 e una media di nuovi casi ogni 100mila abitanti dello 0.4. E’ chiaro, tuttavia, che questo dipende anche dal numero di tamponi effettuati.