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Covid, nel 2020 milioni di visite mediche e trapianti in meno


La pandemia da Covid-19 ha causato una grave mancanza che saremo costretti a sostenere per i prossimi anni. Secondo lo studio del Censis, in Italia, tra il 2019 e il 2020, si è verificata una riduzione del 31% di visite specialistiche e accertamenti diagnostici. Una grave riduzione riguarda anche i donatori segnalati negli ospedali, diminuiti del ben 11.5%.

L’impatto della pandemia sulla salute

Il Coronavirus ha e continua ad avere un enorme impatto sulla nostra vita. E anche quando la pandemia sarà cessata, le sue conseguenze graveranno sulle spalle di intere generazioni. Soprattutto, per quanto riguarda il mondo della salute e della prevenzione.

Covid e visite mediche: i dati

L’emergenza sanitaria ha certamente messo sotto stress l’intero sistema sanitario nazionale. E non soltanto per i ricoveri nelle terapie intensive. In netto calo, le domande delle prestazioni sanitarie come visite specialistiche, ricoveri e screening oncologici. A darne conferma, è il direttore generale del Censis, Massimiliano Valerii. Secondo i dati riportati, nell’anno della pandemia da Covid-19, ci sono stati “46 milioni di visite specialistiche e accertamenti diagnostici in meno (-31% rispetto al 2019); 700mila ricoveri in meno in medicina interna (-70%), 57 milioni di ricette per accertamenti specialistici (-38%) e quasi 3 milioni in meno di screening di prevenzione oncologica (-55%)”, il che significa 14 mila diagnosi di tumore in meno.


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Cosa pensano gli italiani

Sempre da un sondaggio del Censis, è emerso che la maggior parte degli italiani ritiene che il proprio sistema sanitario regionale non sia grado di riorganizzarsi in seguito alla pandemia. Inoltre, ben il 93% considera una priorità la destinazione di più risorse alla sanità, garantendo così più personale sanitario. Infine, per il 70,3% bisognerà aumentare l’utilizzo della telemedicina e degli strumenti digitali per velocizzare controlli, cure e diagnosi.

Covid e trapianti

Purtroppo, non vengono rilevati dati migliori per quanto riguarda i trapianti. Il Covid-19 ha infatti rallentato donazioni e trapianti di organi in tutta la Penisola. I donatori segnalati in ospedale sono diminuiti del 11.5% rispetto all’anno precedente, così come sono calate le donazioni effettive da donatori deceduti (-10,4%).
Il calo delle donazioni ha portato inevitabilmente ad una riduzione dei trapianti. Ad oggi, sono circa 8300 i pazienti in lista d’attesa per un trapianto.

Registrarsi donatori di organi

Ora più che mai, è importante fare una scelta che possa salvare molte vite. Se ci si vuole registrare come donatore di organi, lo si può fare presente al Comune a momento del rinnovo della carta d’identità, chiederlo allo sportello dell’Asl oppure scaricare il tesserino del donatore dal sito sceglididonare.it e tenerlo tra i documento, nel portafogli.

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A proposito dell'autore

Laureata in Giurisprudenza a Palermo con una tesi di diritto penale, non ho mai abbandonato la mia passione per la scrittura. Curiosa ed ambiziosa, cerco di rinnovarmi continuamente.