Se da un lato l’incidenza dei casi Covid in Italia e in Sicilia continua a scendere, dall’altro non saranno tutte le regioni che potranno godere del passaggio in zona bianca a partite da lunedì. Per gli oltre tre milioni di abitanti di Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna non sarà ancora del tutto un “liberi tutti”, ma cadranno di fatto tutte le restrizioni eccezion fatta per il distanziamento e per l’utilizzo della mascherina. Ma a partire da metà giugno potrebbe essere quella in cui si troverà più della metà del Paese.
I dati che la cabina di regia del ministero della Salute analizzerà nelle prossime ore confermano dunque il trend che si registra da diverse settimane. Il merito è del buon passo della campagna di vaccinazione che ha consentito di ridurre i ricoveri nei reparti ordinari e nelle terapie intensive, ormai ampiamente al di sotto del 20% del totale dei posti disponibili e ben lontani dalla soglia critica rispettivamente del 40 e del 30%.
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Si consolida anche il calo dell’incidenza che per la prima volta da mesi è sotto i 50 casi ogni 100mila abitanti a livello nazionale (dovrebbe attestarsi a 46) e in 12 regioni e nella provincia di Trento. Lo è ampiamente nelle tre che lunedì saranno in bianco (18 in Friuli, 12 in Molise e 13 in Sardegna) e dunque, come previsto dal decreto, riprenderanno tutte le attività, non ci sarà più il coprifuoco e anticiperanno le riaperture tutti quei settori la cui ripartenza era prevista tra il 15 giugno e il 1 luglio: matrimoni, fiere, parchi tematici, convegni e congressi, piscine al chiuso, centri termali, sale giochi, bingo e casino, centri ricreativi e sociali, corsi di formazione pubblici e privati, competizioni sportive al chiuso.
Ma ci sono almeno altre 10 Regioni, come la Sicilia, che hanno dati da zona bianca e che dovranno essere mantenuti per 3 settimane consecutive per consentire il passaggio. Ce li hanno anche Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto, che sono alla seconda settimana e dal 7 giugno passeranno in bianco, e li hanno la Lombardia, l’Emilia Romagna, il Lazio, il Piemonte, la Puglia e la provincia di Trento che però passeranno nella zona senza restrizioni dal 14 di giugno.
La struttura Commissariale per l’Emergenza di Francesco Figliuolo ha trasmesso “per le valutazioni di competenza” una mail indirizzata al Cts e alle Regioni sulla “possibile riapertura in sicurezza del settore dell’intrattenimento danzante, nella piena compatibilità con la tutela della salute di utenti e lavoratori, nonché a rappresentare la disponibilità degli utenti del settore stesso a poter contribuire attivamente alla campagna vaccinale nazionale anti Covid-19, con un ‘attenzione dedicata al settore giovanile”. In allegato alla mail c’è il protocollo proposto dal settore dell’intrattenimento serale e notturno (Silb).