“Il 12 aprile, il Regno Unito avrà acquisito l’immunità di gregge contro il coronavirus”.
L’annuncio degli studiosi dello University College London (Ucl) di ieri è strabiliante, allude alla fine dell’incubo Covid e al ritorno all’agognata normalità, tra l’altro proprio oggi, nel giorno della riapertura di pub e ristoranti (solo all’aperto) dopo tre mesi di lockdown totale in Inghilterra.
Riaperture in Gran Bretagna
Lunghe file davanti ai negozi ed esercizi commerciali in diverse città del Regno Unito fin dalla mattina presto oggi, in attesa della riapertura dopo il lockdown deciso a dicembre dalle autorità britanniche per contrastare la pandemia da covid-19. Scatta infatti oggi la fase due della ‘road map’ stabilita dal governo britannico per la graduale riapertura del Paese e si comincia da pub (sebbene con il limite al servizio all’aperto), negozi di beni anche non essenziali, parrucchieri e centri estetici, anche palestre.
Così a Oxford Street a Londra, per esempio, una delle vie dello shopping più frequentate al mondo e lasciata deserta dalla pandemia, si sono formate lunghe file davanti ai negozi in attesa che aprano i battenti.
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Resta tuttavia l’incognita su come queste prolungate chiusure e il rischio covid che persiste possano aver già cambiato il modo in cui si fa shopping. Di questo tema ne fa subito uno slogan lo storico grande magazzino di Oxford Street, Selfridges, che in occasione della riapertura ha issato sulla sua facciata una scritta a lettere cubitali che recita “Let’s change the way we shop” (Cambiamo il modo in cui facciamo compere).
Immunità di gregge contro il Covid: Ma è davvero così?
L’ottimistica ricerca della Ucl prevede che da oggi 12 aprile il 75% dei residenti Oltremanica avrà una sorta di immunità contro il coronavirus.
Questo traguardo si basa sul numero di persone già in possesso di anticorpi sviluppatisi naturalmente nell’organismo dopo aver contratto e superato il Covid, sommate a coloro che hanno ricevuto per lo meno una dose di vaccino.
Questi ultimi sono oltre 32 milioni nel Regno Unito, circa metà della popolazione totale (contro il 14% dei cittadini Ue). Se si uniscono a coloro che hanno già superato il Covid, si arriverebbe al 75%. Soglia che per l’Ucl rappresenta l’immunità di gregge.
Immunità di gregge e riaperture in Gran Bretagna: Le parole del ministro della Salute britannico Matt Hancock
Attenzione però. Lo stesso ministro della Salute britannico Matt Hancock, esponente del governo Johnson che a inizio pandemia fu tentato dall’idea di una immunità di gregge senza vaccini, è molto scettico:
“Quante volte nei mesi scorsi mi è stato detto che l’avremmo presto raggiunta e invece… Ci andrei molto cauto. Non bisogna abbassare la guardia”.
Riaperture in Gran Bretagna sì, ma con misura ed entro le regole Covid ancora in vigore
Riaperture sì, ma con misura ed entro le regole Covid ancora in vigore. Scattano le prime indagini di polizia e le prime minacce di multe nel Regno Unito sull’onda dell’eccessivo ‘entusiasmo’ segnalato qua e là per la ripresa del servizio (per ora solo all’aperto) dei pub dell’Inghilterra previsto dalla tappa di alleggerimento del lockdown fissata a partire da oggi dal governo di Boris Johnson.
Tra i casi limite quello di un pub di Coventry, l’Oak Inn, finito sotto investigazione da parte delle autorità locali, per aver riaperto fin dalla mezzanotte scorsa consentendo l’assembramento dinanzi all’ingresso di decine e decine di persone ben poco distanziate fra loro.
L’esercizio, che si trova nella zona universitaria della città , è stato preso d’assalto fin da subito e alcuni video postati sui social media hanno mostrato all’esterno una ressa di oltre 100 avventori.
“La gente – ha commentato un portavoce del municipio di Coventry – sta iniziando a godere legittimamente dell’allentamento delle restrizioni, ma occorre ricordare a ciascuno l’importanza di seguire le regole tuttora in vigore, che includono il distanziamento sociale a 2 metri, l’uso della mascherina a copertura del volto e la raccomandazione di lavarsi le mani regolarmente”.
“E’ fondamentale continuare a lavorare insieme per frenare la diffusione del Covid-19 per non disperdere i buoni progressi fatti negli ultimi mesi”, ha aggiunto, non senza avvertire che le autorità intendono indagare “su qualunque assembramento denunciato in violazione alle regole”.