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Covid, scatta l’allarme terapie intensive: la situazione attuale nelle varie Regioni


I ricoveri di pazienti Covid nei reparti italiani tornano sopra la soglia d’allerta del 40%.

A mostrarlo sono i dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) riferiti a ieri, da cui emerge come i pazienti positivi al Sars-Cov-2 siano ora il 42% di quelli ricoverati in Medicina interna, Infettivologia e Pneumologia.


Continuano a crescere i posti letto occupati da pazienti Covid nelle terapie intensive, che sono ora pari al 38% e già da quasi due settimane oltre il livello d’allerta del 30%. 

Per quanto riguarda i reparti di medicina interna, infettivologia e pneumologia, la soglia critica del 40%, individuata dal Decreto del Ministero della Salute e oltre la quale diventa difficile la presa in carico degli altri malati, risulta superata da 9 regioni o province autonome:

Abruzzo (45%), Emilia Romagna (55%), Friuli Venezia Giulia (47%), Lombardia (52%), Marche (65%), Molise (45%), Piemonte (59%), Puglia (46%) e Umbria (43%). Il Lazio si attesta, invece, al 40%. 

Salgono a 12 le regioni che superano la soglia critica del 30% delle terapie intensive occupate da pazienti Covid e oltre la quale diventa difficile la presa in carico degli altri malati:

Abruzzo (49%), Emilia Romagna (52%), Friuli Venezia Giulia (46%), Lazio (34%), Lombardia (57%), Marche (61%), Molise (41%), Provincia autonoma di Trento (58%), Piemonte (55%), Puglia (37%), Toscana (41%) e Umbria (52%).

Il valore è invece al 30% nella Provincia autonoma di Bolzano. E’ quanto mostrano i dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) riferiti a ieri.


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