La scoperta è stata comprovata da un gruppo di ricercatori inglesi, di Oxford. Basterebbe un farmaco per l’asma per ridurre i sintomi e i tempi di guarigione dal coronavirus.
L’annuncio dello pneumologo
Ad annunciarlo è il professore Luca Richeldi lo pneumologo del Gemelli di Roma, in diretta tv. In collegamento con il Tg2Post, Richeldi ha spiegato che “Lo studio è nato da una semplice osservazione. Quella che i malati di asma sotto trattamento col budesonide per inalazione riuscivano a guarire prima e meglio dal Covid rispetto alla media degli altri pazienti”.
Leggi anche: Open day AstraZeneca, una sicula “Rosie the Riveter” per promuovere l’evento
Una vera rivoluzione visto che il principio attivo citato da Richeldi in Italia si trova in diversi farmaci in commercio come Aircort, Bodinet, Bodix, Kesol, Miflonide e Pulmaxan.
Quando è efficace il farmaco
Non è efficace in tutti i casi però. I ricercatori hanno infatti dimostrato che il budesonide funziona solo sui pazienti paucisintomatici. Ovvero su tutti coloro che presentano dei sintomi ma non così gravi da dover essere ricoverati in ospedale. Medici e ricercatori britannici hanno preso in esame 1779 pazienti positivi al Sars-CoV-2 nel periodo compreso tra il 28 novembre 2020 e il 31 marzo 2021. Di questi 751 sono stati trattati con budesonide, gli altri 1028 hanno invece ricevuto le cure più comuni contro il Covid. Il risultato è stato che chi ha inalato il budesonide, in media, è guarito tre giorni prima degli altri.
I dati della ricerca dimostrano anche che il 32 per cento dei pazienti che hanno assunto il principio attivo contro l’asma è guarito entro due settimane. Contro il 22 per cento del gruppo che non lo ha inalato. Inoltre, a dover ricorrere al ricovero ospedaliero è stato l’8,5 per cento dei pazienti che hanno assunto il budesonide, contro il 10,3.