Il Consiglio dei Ministri ha approvato e dato il via libera al nuovo decreto per contrastare l’emergenza Covid-19. Le misure entreranno in vigore il 7 aprile, subito dopo il periodo di Pasqua. Ecco quali sono.
Niente zona gialla fino al 30 aprile
La Penisola resterà colorata di arancione o rosso almeno fino al 30 aprile. Al momento, nessuna zona gialla nei miraggi. Se le regioni in zona arancione registreranno un netto miglioramento dei contagi, la zona gialla dovrà essere stabilita da un provvedimento ad hoc dell’esecutivo e non da un “automatismo”.
Scuola
Dal 7 aprile la scuola riparte in presenza, dagli asili fino alla prima media, anche in zona rossa. Per le superiori, invece, prevista la didattica a distanza. In zona arancione e gialla, la DAD è al 100% fino alla terza media, mentre dal 50% fino a al 75% per le superiori. C’è un’altra importante novità: i Presidenti delle Regioni non potranno emanare ordinanze più restrittive per chiudere gli istituti scolastici.
Vaccini obbligatori e Scudo Penale per i sanitari
Previsto l’obbligo della vaccinazione per tutti gli operatori delle professioni sanitarie, anche gli autonomi. Chi si rifiuterà, sarà adibito, qualora possibile, a svolgere mansioni di carattere inferiore (con la relativa retribuzione) che non rappresentino un rischio per la diffusione del contagio. Se ciò non fosse possibile, la retribuzione verrà sospesa. Inoltre, viene esclusa la responsabilità penale del personale medico e sanitario per i delitti di omicidio colposo e di lesioni personali colpose commessi nel periodo emergenziale, sempre che siano state rispettate tutte le dovute regole predisposte per la campagna vaccinale.
Ristorazione
Le normative per quanto riguarda la ristorazione restano le stesse, strettamente legate al colore delle regioni. Il nuovo DPCM prevede soltanto che il governo potrà decidere se predisporre un allentamento delle restrizioni, nel caso in cui una regione abbia dati da zona gialla e sia a buon punto con le vaccinazioni.
Spostamenti
Resta ancora in vigore il divieto di spostamento tra regioni. Sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, così come per gli spostamenti motivati da esigenze lavorative, di salute o necessità. In zona arancione ci si può spostare solo all’interno del proprio comune e verso una sola abitazione privata, in due persone più eventualmente figli minori di 14 anni o disabili. Al contrario, nelle zone rosse non sarà consentito andare a trovare parenti o amici.
Negozi
Nelle zone rosse è prevista la chiusura di tutte le attività commerciali, tranne quelle che forniscono beni essenziali e di prima necessità. Chiusi, quindi, anche barbieri e parrucchieri. Nessuna limitazione, invece, per la zona arancione. I centri commerciali continueranno ad essere chiusi nel weekend.
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Attività fisica
Restano sempre chiuse sia in zona rossa che in arancione piscine e palestre. Continuano ad essere vietati gli sport di contatto e di squadra. Permessa la sola attività motoria individuale all’aperto, nei pressi della propria abitazione se in zona rossa e nel territorio comunale in zona arancione.
Concorsi pubblici
Il decreto prevede lo sblocco dei concorsi pubblici nella Pubblica Amministrazione. Previsto svolgimento di una sola prova scritta ed una orale, con modalità decentrate su base regionale e provinciale. Dove possibile, le prove si svolgeranno all’aperto. Prevista anche un’ulteriore modalità semplificata (una prova orale facoltativa) per i concorsi relativi al periodo dell’emergenza sanitaria.
Seconde case
Sarà sempre possibile raggiungere le seconde case, anche in zona rossa, a patto che non ci siano ordinanze regionali che impongono regole più restrittive.