Secondo e ultimo giorno di consultazioni per il presidente della Camera Roberto Fico, chiamato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella a verificare le condizioni per la formazione di un nuovo Governo.
“Dagli incontri che si sono svolti nel pomeriggio di ieri e nella giornata di oggi, e’ emersa da parte delle forze politiche la disponibilità comune a procedere con un confronto su temi e punti programmatici per raggiungere una sintesi. Per questo motivo ho promosso l’avvio di questo confronto per la mattinata di domani qui a Montecitorio”. Lo ha detto il presidente della Camera Roberto Fico dopo la conclusione della prima fase degli incontri con le forze politiche.
Fico oggi ha incontrato tra gli altri il gruppo degli europeisti. M5S, Pd e Leu blindano ancora Conte. Serve un patto “di fine legislatura”, incalza Zingaretti. Renzi dal canto suo chiede un programma scritto, ricordando che per Iv “le idee vengono prima dei nomi”. Fornaro sottolinea la necessità di “lealtà” in una coalizione.
Le elezioni anticipate sono “il solito spauracchio per terrorizzare qualche parlamentare preoccupato”, dice Matteo Renzi, che in un’intervista al ‘Corriere della sera’ spiega: “Prima di votare c’è da fare il Recovery plan, gestire i vaccini, fare il semestre bianco ed eleggere il nuovo presidente della Repubblica”. “Lo sanno anche i muri – continua – Qualche dirigente politico si finge di essere un raffinato stratega giocando la carta della paura sui senatori. Ma tutti sanno che al voto non si andrà prima del 2023. La questione è capire se ci sarà un governo politico o tecnico e chi lo guiderà”.
Renzi ribadisce che occorre adesso “un documento scritto. Puntuale. Con dentro tutte le cose che vogliamo fare. Noi di Italia viva abbiamo rinunciato alle poltrone per le idee e gli ideali, proprio nelle stesse ore in cui alcuni colleghi parlamentari cambiavano idee e ideali solo per chiedere delle poltrone. Oggi non accetteremo di uscire da questa crisi senza un impegno solenne, scritto, sui contenuti. Se ci sarà questo documento scritto sui contenuti potremo parlare di nomi. Altrimenti prenderemo atto del tramonto dell’esperienza giallorossa. Contano le idee, non le aspettative personali”, conclude il leader di Iv.
Consultazioni, le reazioni del centrodestra
Le consultazioni e il mandato esplorativo di Fico è solo “altro tempo perso”, taglia corto Salvini. “Conferire un mandato esplorativo al presidente della Camera, Roberto Fico, mi pare che si sia trattato di una scelta politica, da parte del capo dello Stato, che ha un ampio ventaglio di possibilità, incluso lo scioglimento delle Camere previsto dall’articolo 88 della Costituzione”, dice Giorgia Meloni in un’intervista a ‘Repubblica’.
“Questo Parlamento non ha i numeri per una soluzione efficace, come dimostra la storia dell’ultimo anno. E se si farà un governo sarà perfino più debole di quelli passati, indipendentemente da chi esplori. Noi avevamo fatto il nome della seconda carica dello Stato, la presidente del Senato”. Ma se l’obiettivo dell’esplorazione è “rimettere insieme Renzi, il Pd, M5s e Leu”, nominare Fico “è stata una scelta politica”.
“Io ho detto e ripetuto che l’Italia in questo momento drammatico avrebbe bisogno di un governo di alto profilo, con tutte le forze migliori del Paese, mettendo da parte i conflitti e gli interessi di parte. Ne sono convinto e l’ho proposto più volte in questi mesi di fronte all’aggravarsi dell’emergenza, quella sanitaria e quella economica”. Così il leader di Fi Silvio Berlusconi, intervistato dal Corriere della Sera. “E lo abbiamo anche dimostrato in Parlamento. Purtroppo la risposta dei partiti della sinistra è quella di provare a ogni costo a rimettere insieme i pezzi di una maggioranza che ha fallito e che non è stata in grado di dare una risposta adeguata all’emergenza. Di fronte a questo il tema non è certo il rapporto con i nostri alleati”.