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Da fidanzati a prete e suora: la storia di Don Angelo e Suor Maria Giuseppina


Dopo nove anni da fidanzati, Angelo e Paola hanno preso una decisione radicale e sono diventati prete e suora. Prima di questo cambiamento, erano una coppia che aveva già pianificato il matrimonio. Adesso, Angelo è conosciuto come Don Angelo Ragosta e ha festeggiato il suo decimo anniversario come prete il 21 aprile scorso, attualmente si trova in Germania. Paola, invece, ha preso i voti e si è trasformata in una monaca di clausura carmelitana scalza, assumendo il nome di suor Maria Giuseppina dell’Amore incarnato. La loro particolare storia è stata raccontata da Don Angelo attraverso la sua pagina Facebook, dove ha spiegato che, anziché sposarsi, hanno deciso di dire “sì” a Dio.


“Guardate cosa il Signore ha fatto: una meraviglia ai nostri occhi.” Così recita il Salmo 117. Oggi, vorrei condividere con voi tutti una storia che è stata la meravigliosa opera di Dio nella mia vita. Iniziamo dalle mie origini. Fin qui, sembrerebbe tutto normale, se non fosse per il fatto che la mia ex fidanzata, Paola, con cui ho avuto una relazione durata nove anni, ha deciso di entrare in clausura nel monastero del Carmelo ai Ponti Rossi a Napoli. C’è chi dice che dopo avermi incontrato, Paola abbia deciso di diventare monaca, forse perché ha pensato che se tutti gli uomini sono così, è meglio rinunciare al mondo esterno. Tuttavia, su questo bisognerebbe chiedere a lei per avere una risposta certa. In ogni caso, ora è monaca di clausura, carmelitana scalza, con il nome di suor Maria Giuseppina dell’Amore incarnato, mentre io sono entrato in seminario. Così, le nostre strade si sono separate, ma il nostro amore per Dio è rimasto lo stesso.” Queste sono le parole di don Angelo, che vuole condividere con tutti la sorprendente opera del Signore nella sua vita.


Nel 2001, Angelo, che non era ancora sacerdote, si arruola per il servizio militare e successivamente lavora come elettricista industriale in Toscana. Durante il primo anno di lavoro, ha avuto alti e bassi, e si sentiva spesso abbandonato. Tuttavia, dopo il primo anno, le cose sono migliorate notevolmente e sono andate liscie fino all’ottobre del 2005, quasi nove anni dopo.

La vita di Angelo ha subito una svolta quando ha incontrato don Michele Madonna, un giovane prete che oggi è il parroco della chiesa di Santa Maria di Montesanto a Napoli. È stato don Michele a introdurlo a Gesù vivo e a incoraggiare Angelo e gli altri a chiedere a Dio quale fosse il suo sogno per loro. Don Michele ha ispirato tutti, grandi e piccoli, con la sua fede e il suo impegno per Gesù.

Inizialmente, i due fidanzati diventati prete e suora avevano progettato di sposarsi, ma Dio evidentemente aveva in serbo per loro un altro destino.

La sotira di Angelo e Paola proseguì fino a quando non trovarono la casa e lui fu lasciato per l’ennesima volta. Ciò accadde dopo che avevano partecipato al convegno del rinnovamento a Rimini e Dio aveva fatto capire a Paola che lo voleva per sé. Nonostante ciò, Paola non riusciva ad accettare questo fatto e aveva lasciato Angelo per la prima volta a maggio. Successivamente, i due si erano riconciliati, ma a ottobre Dio aveva vinto la loro lotta interiore e Paola aveva deciso di lasciare definitivamente Angelo. Paola pensava che i nove anni trascorsi insieme fossero comunque un lungo periodo di tempo, ma alla fine aveva ceduto alla volontà divina..

La fine della Storia.

La fine della relazione amorosa? Non è stata facile, ma successivamente è nata una profonda amicizia che sembrava inspiegabile, forse anche per noi stessi. Per noi era quasi naturale o forse soprannaturale, e in questo Dio ci ha fornito un grande aiuto e supporto tramite Padre Michele. Ricordo ancora quando Padre Michele mi chiese un’ sera: “Angelo, cosa fai stasera?” e io risposi: “Esco con Paola, andiamo a cena fuori.” Egli rispose: “Che bello! Nei 9 anni in cui siete stati insieme, i suoi genitori mi hanno sempre trattato come un figlio, e anche dopo la fine della vostra relazione il rapporto è rimasto ottimo, tanto che ogni volta che mi incontrano per strada, la prima domanda che mi fanno è: ‘Quando passi a casa?’ E si ricordano ancora del mio piatto preferito, infatti poi termina la domanda: ‘Ti preparo’.”

L’inizio del percorso spirituale

Nel 2006, si sono sottoposti alla cresima insieme. In quel momento, Angelo ha cominciato a porsi alcune domande riguardo al significato di quel sacramento: “La cresima cambierà tutto per me?” Si è chiesto. Una sera, durante un viaggio in Toscana, dopo aver pregato i vespri, Angelo ha finalmente chiesto a Dio la fatidica domanda che padre Michele li aveva tartassati: “Perché sono sulla terra? Cosa vuoi da me?” Con la Bibbia in mano, ha aperto una pagina a caso, cosa che aveva fatto solo un paio di volte nella sua vita, ed è uscita questa parola: “Mi fu rivolta la parola del Signore: ‘Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo, prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato’ (Ger1,4-5)”. Questo versetto gli ha dato inizio al discernimento. A 26 anni, Angelo è entrato in seminario e, a 33, è stato ordinato presbitero. Adesso, ogni volta che si trova a Napoli, dove attualmente svolge un servizio pastorale all’estero per le comunità italiane, fa visita al monastero e la sua routine non è cambiata.

Sebbene da fidanzato ricevessi le mie giuste ramanzine, anche da prete continuo a riceverle. È importante sottolineare che ho chiesto il permesso di Suor Maria Giuseppina per evitare di incorrere in altre ramanzine e rischiare la scomunica latae sententiae.

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