Il recente risultato delle elezioni politiche permetterà al centrodestra e, in particolare, a Fratelli d’Italia di provare a dare attuazione a molti punti del suo programma di Governo. Tra i capitoli che, durante la campagna elettorale, sicuramente non hanno avuto le luci della ribalta ci sono quelli relativi a scuola e università.
Per la scuola si sottolinea molto tra i progetti di Fratelli d’Italia la creazione del cosiddetto liceo del Made in Italy. Una scuola fondata per formare figure, in particolare “tecniche”, specializzate in quei settori, afferenti in gran parte all’artigianato, in cui il nostro Paese è un punti di riferimento in tutto il mondo. Inoltre Meloni mette al centro l’intensificazione degli istituti tecnici per affacciare facilmente i giovani al mondo del lavoro.
Università: lauree più veloci e stop al test d’ingresso a Medicina, ma numero chiuso alla “francese”
Passando all’Università, come anticipato, è qui che si concentrano le misure forse di più immediata realizzabilità. Che vengono racchiuse sotto un macro-obiettivo: “favorire l’incremento del numero di laureati in Italia”. In che modo vorrebbe farlo Fratelli d’Italia?
Quello che è certo è che la strategia del partito, in linea con quanto immaginato per i diplomi, vorrebbe accorciare anche i tempi della laurea. Altro pilastro, sul fronte università, è la riforma del sistema di accesso alle facoltà a numero programmato.
In particolare di quelle di area medica e sanitaria. In quest’ultimo caso, però, non si parla di abolizione del numero chiuso ma dell’introduzione di un sistema che preveda l’accesso libero al primo anno e una selezione a partire dal secondo anno di corso (il modello cosiddetto “alla francese”). Resta da capire come conciliare questa apertura con la capacità formativa attuale delle nostre strutture universitarie.