Il Tribunale amministrativo regionale ha bocciato il Comune di Palermo per il “no” al progetto di riconversione dell’ex area della Coca Cola in vista dell’apertura di Decathlon, colosso francese dell’abbigliamento sportivo che oggi sbarca anche a Trapani.
La sentenza della seconda sezione presieduta da Cosimo Di Paola ha accolto il ricorso della Abate Spa e ha annullato il provvedimento del Suap del 20 maggio 2020. Il Comune aveva infatti rigettato per incompatibilità urbanistica il permesso alla ristrutturazione edilizia con cambio di destinazione d’uso d’ufficio. Con quella decisione aveva di fatto vietato a Decathlon di mettere radici anche a Palermo.
Decathlon a Palermo, il Tar ribalta la decisione del Comune
Grazie a questa sentenza, l’ex stabilimento Coca cola, classificato area industriale, può quindi essere trasformato in area commerciale. Il caso Decatholn fa il paio con un’altra sentenza del Tar del febbraio scorso che ha annullato un provvedimento sempre del Suap contrario all’apertura nella zona del porto dell’Ostello Bello, una realtà turistico-ricettiva con sedi a Milano, Como, Assisi e in Birmania fondata da tre giovani.
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Il provvedimento del Suap
Lo scorso anno il Suap del Comune di Palermo rigettò una istanza presentata da una locale spa “asseritamente destinata ad un punto vendita del noto brand ‘Decathlon’ nella zona di Partanna”. Gli uffici comunicarono di aveer rigettato l’istanza in quanto la destinazione urbanistica dell’area, classificata come D1, la rende incompatibile con attività che non siano esclusivamente industriali, artigianali e simili.
L’interpretazione del Suap venne suffragata anche dall’Avvocatura comunale. “Nessuna valutazione di tipo politico o di altra natura – spiegò l’Assessore Piampiano – può e deve interferire con una valutazione tecnica e di legittimità formale che compete unicamente agli uffici, che hanno correttamente sottoposto questa pratica ad un’analisi approfondita e circostanziata. L’Amministrazione comunale è sempre aperta al dialogo con quanti vogliano investire in città e creare nuove opportunità di sviluppo, purché ciò avvenga in quadro certo di attenzione per la normativa urbanistica e per la pianificazione della città”.