Bonus bancomat nel decreto agosto: l’ipotesi è di incentivare i pagamenti con POS da settembre e fino a dicembre 2020. Dai ristoranti, fino all’abbigliamento, si studia un sistema di sconto con accredito su carta o tramite app. Facciamo il punto sulle ultime novità.
Alla necessità di stimolare la tracciabilità dei pagamenti si aggiunge la volontà di dare una spinta ai consumi per i settori più in sofferenza. Il bonus bancomat avrebbe quindi un duplice obiettivo: dare avvio al sistema di incentivi legato al contrasto all’uso dei contanti, ma anche stimolare la spesa in settori come quello della ristorazione e degli elettrodomestici, tra i più colpiti dalla crisi economica.
I dettagli su quali saranno le spese agevolate e sulla platea dei beneficiari dovranno essere definiti con il decreto di agosto, il cui compito sarà quello di rifinanziare la dotazione del piano Italia Cashless.
Il fondo stanziato dalla Legge di Bilancio 2020, necessario per dare il via al bonus bancomat (anche noto come bonus Befana), è stato utilizzato per finanziare le misure d’emergenza introdotte dal decreto Rilancio.
Il decreto agosto punta a rifinanziare la dote per il bonus bancomat, anche considerando l’importanza della lotta al contante nel progetto di riforma fiscale prevista dal 2021. La spinta ai pagamenti con POS sarà anche la strada per dare il via al nuovo sistema di versamento mensile delle imposte per le partite IVA.
Decreto agosto, arriva il bonus bancomat: le novità per chi paga con POS
Accanto ai 16 miliardi di euro necessari per finanziare le misure sul lavoro del decreto agosto, tra le novità allo studio del Governo e che potrebbero trovar posto nel nuovo provvedimento emergenziale vi è il bonus bancomat, o almeno il ripristino del fondo stanziato dalla Legge di Bilancio 2020 per contribuire al contrasto all’uso del denaro contante.
È stato il decreto Rilancio ad aver utilizzato il tesoretto stanziato dalla scorsa Manovra per contrastare l’uso del denaro contante, mediante un duplice sistema di agevolazioni: il bonus befana per i pagamenti con bancomat e la lotteria degli scontrini, prorogata ora al 2021.
Tra le ipotesi in campo torna quindi l’idea di ridare vita al piano Italia Cashless, con un bonus che punta anche a stimolare i consumi e che rientra tra le misure utili anche per il progetto della riforma fiscale e – manco a dirlo – per la lotta all’evasione.
Per quel che riguarda il funzionamento della misura, si sta pensando a rimborsi direttamente sulla carta di credito del contribuente, a periodicità mensile, sulle spese sostenute presso ristoranti, negozi di abbigliamento o scarpe.
Si tratta di alcuni dei comparti più colpiti dalla crisi economica causata dal coronavirus, ma è ancora in corso il lavoro per definire presso quali esercizi commerciali si potrà beneficiare del bonus bancomat.
Dal bonus bancomat alla riforma fiscale delle partite IVA 2021
La lotta all’evasione fiscale è da sempre uno dei punti al centro del programma di Governo e, complice anche gli impegni presi in Europa, non può che confermarsi come prioritaria.
Limitare l’uso del denaro contante è uno dei passi utili e, dopo la prima stretta partita dal 1° luglio 2020, a partire dal 2022 scende a 1.000 euro la soglia massima per i pagamenti cash.
È nel progetto complessivo di contrasto all’evasione che si inserisce il Piano Italia Cashless, con le misure ad esso collegate: lotteria degli scontrini, bonus per i pagamenti con bancomat e bonus POS per le partite IVA.
La volontà di agevolare la diffusione dei pagamenti tracciabili è però anche legata alla riforma fiscale del sistema di tassazione delle partite IVA. L’obiettivo del Governo è di passare dal 2021 ad un sistema di pagamenti mensili, senza la necessità di ulteriori adempimenti da parte di professionisti ed imprese.
L’intento è quello di consentire al Fisco di effettuare le liquidazioni mensili o trimestrali, mediante l’uso dei dati delle fatture elettroniche e dei pagamenti tracciabili. Una volontà che passa però dal parallelo addio ai contanti da parte delle partite IVA e dalla tracciabilità totale di spese e pagamenti; un auspicio che ad oggi appare difficile da realizzare.
Professionisti, il bonus di maggio arriverà in agosto
Il bonus di maggio ai liberi professionisti iscritti alle casse private non arriverà prima di metà agosto. Il decreto del ministero del lavoro, atteso dagli Enti previdenziali per erogare le indennità, non sarà pubblicato visto che le modalità operative verranno definite con il prossimo decreto Agosto. L’attesa però dovrebbe portare a un aumento delle risorse destinate ai bonus.
Secondo quanto fanno sapere dal ministero, il reddito di ultima istanza per i professionisti sarà inserito nel dl Agosto, rendendo quindi inutile il decreto interministeriale previsto dal decreto Rilancio.