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Didattica a distanza: 75 studenti su 100 lamentano problemi


Il 12,7% degli studenti non ha usufruito della didattica a distanza durante l’emergenza legata al coronavirus. Così l’Agcom (l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) nella Relazione annuale.

Con la didattica a distanza seguita durante il lockdown “oltre 10 ragazzi su 100 sono rimasti esclusi dal processo educativo”. Questo è quanto denuncia una ricerca condotta da Agcom.

Inoltre, un ulteriore 20% ha potuto frequentare i corsi soltanto in maniera saltuaria, senza poter svolgere regolarmente le lezioni relative all’anno scolastico in corso.

Dalla relazione Agcom sulla didattica a distanza emerge alcuni dati interessanti:

per quasi 40 studenti su 100 non vi è stato nessun problema;

25 studenti su 100 lamentano problemi di velocità della connessione da casa;

19 studenti su 100 segnalano che non tutta la “classe” ha potuto prendere parte alle lezioni a distanza;

quasi 14 studenti su 100 indicano che l’utilizzo dei software per l’educazione a distanza risulta complesso;

quasi 14 studenti su 100 lamentano di non avere spazi sufficienti in casa senza arrecare disagio ad altri familiari;

10 studenti su 100 rilevano che la scuola non ha attivato tutti i corsi/materie previste.

Forza Italia: “Anche AgCOM boccia la ministra Azzolina”

“Anche l’Agcom boccia il ministro Azzolina. Il 12,7% degli studenti non ha potuto usufruire della didattica a distanza e, come abbiamo più volte denunciato anche in interrogazioni e interpellanze parlamentari, a farne le spese sono stati soprattutto gli studenti del Sud. Alla povertà economica si aggiunge anche quella educativa: il Governo, la sinistra e il M5S hanno abbandonato il Meridione”. Così Elvira Savino, deputata pugliese di Forza Italia.

“L’emergenza sanitaria ed il lockdown – continua Savino – hanno evidenziato la necessità per gli studenti di disporre, nelle proprie abitazioni, di un’adeguata strumentazione informatica per consentire la didattica a distanza. Purtroppo il problema del divario tecnologico delle famiglie italiane è emerso e si sta evidenziando in maniera sempre più netta”.

“Oggi l’Agcom ribadisce che il più penalizzato è il Mezzogiorno e per questo rinnoviamo la richiesta al Governo di garantire una maggiore e adeguata diffusione di dispositivi informatici presso i nuclei familiari del Sud e una sufficiente e uniforme connettività su tutto il territorio nazionale, perché è inaccettabile l’attuale diseguaglianza in tema di diritto all’istruzione che punisce gli studenti meridionali”.

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