La Regione Siciliana si trova di fronte a un’incomprensibile situazione burocratica che mette a rischio il futuro di giovani funzionari altamente specializzati della Protezione Civile.
Reclutati a dicembre 2021 tramite un concorso regolare, questi 15 professionisti, tra cui ingegneri, geologi e avvocati, sono stati selezionati in base alla Legge Nazionale n. 178 (30 dicembre 2020, art. 1 comma 701), per gestire importanti progetti sul dissesto idrogeologico.
Tuttavia, la loro carriera è ora minacciata da una gestione amministrativa inadeguata. A causa di un ritardo significativo nell’avvio del loro servizio, che è iniziato solo il 1° settembre 2022 – 9 mesi dopo la firma del contratto – questi professionisti non potranno raggiungere i 36 mesi di servizio necessari per la stabilizzazione entro la scadenza del 31 dicembre 2024.
Questo caso evidenzia una contraddizione flagrante: da un lato, c’è un dibattito costante sulla necessità di personale giovane e qualificato per rinvigorire la macchina amministrativa, dall’altro, si osserva come inefficienze e ritardi burocratici rischiano di sprecare tale risorsa preziosa. La situazione è ulteriormente aggravata dal fatto che sono stati stanziati 3,5 milioni di euro per la Sicilia, fondi sufficienti per estendere i contratti di questi professionisti per diversi anni.
Questo paradossale scenario non solo minaccia la carriera di questi giovani funzionari, ma rischia anche di compromettere gravemente le operazioni della Protezione Civile in Sicilia, già afflitta da una cronica carenza di personale.
Ci rivolgiamo al Ministro Musumeci con un appello urgente: è necessario intervenire per risolvere questa ingiustizia, garantendo un futuro stabile a questi lavoratori e assicurando la piena operatività della Protezione Civile in Sicilia. La loro esclusione dalle procedure di stabilizzazione nazionali non è solo ingiusta, ma rappresenta un ostacolo inaccettabile alla lotta contro i rischi naturali in una regione già vulnerabile come la Sicilia minacciata pesantemente da incendi, frane e alluvioni
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