Riceviamo e pubblichiamo una nota firmata dalle associazioni universitarie Aisa, Asu, Aulett@’99, Fare Università, Foro di Giurisprudenza, Intesa Universitaria, Liberi Giuristi, Nuova Realtà Giovanile, Rete Universitaria Mediterranea, Studenti Universitari, Unione degli Universitari, Uniattiva, Unixcento e Vivere Ateneo:
«Alla vigilia della discussione parlamentare sulla proposta di finanziaria da parte del governo regionale, sembra che le richieste avanzate dagli Ersu siciliani rispetto ai tagli previsti sui capitoli di bilancio riguardanti il diritto allo studio, siano rimasti trasversalmente inascoltati.
La proposta che domani verrà portata in discussione in aula prevede un taglio di circa 2,5 milioni di euro che diventa, agli occhi degli Enti e degli studenti che usufruiscono dei servizi, un danno irreparabile per la garanzia del diritto allo studio in Sicilia.
Alle già numerose richieste di audizione presentate dagli Enti regionali per il diritto allo studio oggi si uniscono a gran voce gli studenti universitari che, attraverso i loro rappresentanti, annunciano dura lotta contro la decisione del governo, nella speranza che una richiesta corale di tutta la popolazione accademica possa smuovere le coscienze di chi domani e nei prossimi giorni sarà in aula per discutere una finanziaria attraverso cui passa il loro futuro.
In una regione in cui la copertura di borse di studio non riesce a soddisfare nemmeno il 50 per cento degli studenti idonei, in cui il numero di iscritti all’Università cala anno dopo anno in favore di una sempre maggiore migrazione verso gli atenei del resto della penisola le cui regioni sembrano avere maggiore attenzione al diritto allo studio universitario.
La convinzione è che questa sia una scelta di gravità assoluta che getterebbe gli Enti in una drammatica condizione economica che si tradurrà, senza dubbio, in una drastica rimodulazione dei servizi e in un’ulteriore diminuzione della quota di borse di studio che questi sono in grado di concedere.
Domani saremo presenti nelle mense universitarie per coinvolgere gli studenti in una battaglia che deve essere di tutti, saranno simbolicamente dimezzate le reazioni delle portate servite agli studenti per rappresentare i possibili scenari che si aprirebbero se la nostra voce rimanesse inascoltata. Chiediamo che il governo regionale e i parlamentari diano ascolto alle parole che stiamo con convinzione scrivendo attraverso queste righe, ci sembra doveroso che le rappresentanze studentesche siano coinvolte nel dialogo preliminare che porterà alla formulazione della proposta. Stiamo in queste ore presentando una lettera aperta al Presidente dell’Assemblea Regionale e al Presidente della Commissione Bilancio chiedendo che la discussione parlamentare preveda esplicitamente la trattazione di questo punto.
«La garanzia del diritto allo studio non deve e non può diventare una battaglia di qualcuno contro qualcun altro. Sembra già assurdo che le nostre continue richieste di dialogo siano rimaste inascoltate e speriamo che con il sostegno degli studenti questa convinzione possa diventare propria anche dei parlamentari che nei prossimi giorni saranno in aula a discutere», conclude Alberto Firenze, Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Ersu Palermo».