Siete pronti a vivere giornate di luce più lunghe? E’ arrivato il momento che ogni anno i metereopatici e gli amanti della luce attendono con ansia: il ritorno dell’ora legale!Nella notte tra sabato 27 e domenica 28 marzo, alle due del mattino, dovremo spostare avanti le lancette dell’orologio, quindi dalle due passeremo direttamente alle 3 di notte. I dispositivi elettronici si aggiorneranno automaticamente. Sul momento dovremo fare un piccolo sacrificio perchè l’ora legale ci toglierà un’ora di sonno. Ma è nulla in confronto al fatto che ci regalerà molta luce naturale in più!
Avremo sessanta minuti di luce naturale in più con il corollario del risparmio energetico che in Italia è stato quantificato in oltre un miliardo e 700 milioni di euro nel periodo 2004-2020, pari al consumo di 150 mila famiglie.
L’orario estivo ci accompagnerà fino al prossimo 31 ottobre, quando riporteremo indietro le lancette e torneremo all’ora solare. Nulla cambia nel nostro Paese, nonostante il fatto che il Parlamento Europeo abbia approvato la proposta di abolizione del passaggio stagionale all’ora estiva a partire dal 2021. L’Italia ha infatti depositato a Bruxelles una richiesta formale per conservare il doppio orario. Da fine marzo a fine ottobre l’ora estiva sarà quindi in vigore nelle forme che conosciamo dal 1996. Perchè a noi piace così.
L’Europa però chiede l’orario unico per tutto l’anno. Il 2021 è l’anno della libera scelta per i vari stati: alcuni Paesi hanno già detto sì.
Sarà l’ultimo anno dell’ora legale?
Ma la domanda che tutti si fanno da qualche anno a questa parte è: il 2021 sarà l’ultimo anno dell’ora legale?
In alcuni Paesi è davvero l’ultima volta perché l’Europa ha chiesto di uniformare l’orario a livello comunitario. Una richiesta che risale al 2018 con l’approvazione con l’84% dei voti di una risoluzione che prevede l’abolizione dell’obbligo per i diversi Stati membri di cambiare l’orario due volte all’anno.
Ma l’Italia ha sempre accolto con freddezza l’ipotesi di mandare in soffitta l’ora solare. Più di recente, il Conte bis ha deciso per il doppio orario mentre altri Paesi a noi vicini come Francia, Germania, Finlandia, Lituania, Svezia ed Estonia si sono già espressi per l’orario unico per tutto l’anno. A insistere su questa linea sono soprattutto i Paesi del Nord Europa per la maggiore vicinanza con il Polo Nord che impone una copertura di luce in estate molto più lunga rispetto alle nostre giornate.
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Le motivazioni scientifiche per l’orario unico in Europa
Secondo alcuni sondaggi fatti in Europa, il cambio di orario sarebbe fonte di stress. In particolare, causerebbe disagi psicofisici il passaggio all’ora solare che prevede un’ora di sonno in più ma più ore di buio. Le giornate più corte causerebbero più sintomi di depressione per tutto il periodo invernale. Anche l’ora legale non sarebbe esente da controindicazioni: più ore di luce e meno ore di sonno avrebbero l’effetto di un mini jet-lag. Tanto che gli esperti per mitigare gli effetti consigliano di affrontare il passaggio dall’ora solare a quella legale consumando pasti leggeri e andando a letto prima senza attardarsi con i dispostivi elettronici, ossia televisoni e cellulari.
I piccoli disturbi legati al passaggio all’ora legale, sono però per lo più lievi e destinati a sparire in breve tempo. In ogni caso non si tratta di uno stato patologico e non serve assumere farmaci. Basta concedere all’organismo il tempo di adattarsi e semmai di organizzare le nostre attività in modo da poterci concedere un po’ di riposo extra. I maggiori disturbi sono infatti legati al sonno: di fatto, nei primi giorni di ora estiva si tende a sentire più tardi il desiderio di dormire, mentre la sveglia suona un’ora prima. Per abituare l’organismo a questi nuovi ritmi è utile restare il più possibile all’aria aperta, compatibilmente con le restrizioni legate al contenimento della pandemia, perché i raggi solari hanno una importante funzione regolatrice sui ritmi cardiaci.
consigli per allinearsi al cambiamento orario
Può essere utile anche sfruttare i due giorni del fine settimana per giocare di anticipo e cercare di allinearsi subito al nuovo orario: possiamo ad esempio anticipare di una mezz’ora sia la sveglia che il momento di andare a dormire la sera. È utile anche mantenere un po’ di disciplina sui ritmi del riposo e dell’alimentazione per la prima settimana di ora legale. Una sana attività fisica è sempre utile perché migliora l’umore e regala quella sana stanchezza che aiuta a prendere sonno. Evitiamo le sostanze eccitanti, come caffè e alcol, e mettiamo in conto un po’ di svogliatezza diurna, conseguenza di un riposo non ottimale, alleggerendo magari la nostra agenda lavorativa.
L’ora legale è molto vantaggiosa per i Paesi mediterranei, tra cui l’Italia. In ogni caso, il Parlamento Europeo ha abolito l’obbligo di passare dall’ora estiva e quella invernale, lasciando ai singoli Stati la facoltà di decidere quale orario adottare, ma con la raccomandazione di armonizzare il più possibile le scelte per evitare un’Europa con orari a macchia di leopardo. L’Italia con il governo Conte-bis nel novembre del 2019 ha depositato a Bruxelles una richiesta formale per mantenere intatta la situazione attuale. Dato che al documento non sono state apportate modifiche, il cambio di orario due volte all’anno resta invariato. L’Italia, come tutti i 27 Paesi europei, ha comunque tempo fino ad aprile, per decidere se abolire per sempre l’ora legale, quella solare, o lasciare le cose come stanno, mantenendo il doppio orario.
I vantaggi in termini risparmio energetico
Il fatto di godere di un’ora al giorno di luce naturale in più consente risparmi energetici che nel nostro Paese sono rilevanti. Terna, il gestore della rete elettrica nazionale, ha reso noto che lo scorso anno, nei sette mesi di ora legale, l’Italia ha risparmiato complessivamente 400 milioni di kilowattora di elettricità, pari al consumo medio annuo di circa 150mila famiglie, con un beneficio economico di 66 milioni di euro e con 205mila tonnellate di Co2 in meno immesse in atmosfera.
Una Curiosità
Infine una curiosità. Il lunedì che segue l’entrata in vigore dell’ora legale fa registrare un aumento negli incidenti stradali, dovuto soprattutto alla fretta di chi ha dimenticato di adeguarsi al nuovo orario e si ritrova, quindi, in ritardo sulla tabella di marcia. Ci si sveglia in ritardo, ci si alza malvolentieri e ci si precipita al lavoro assonnati e distratti. Calma e sangue freddo, dunque, e massima attenzione al codice della strada.
Quest’anno sicuramente ci saranno meno lavoratori in giro, visto che molti sono in smartworking. Ma occhio ugualmente, per le strade sempre predunza!