46 scienziati dell’Università di Palermo tra i migliori al mondo nella classifica Stanford 2023 per l’impatto scientifico
L’Università di Palermo, in particolare la Facoltà di Medicina e Chirurgia, è stata recentemente celebrata per l’inclusione di ben 46 suoi docenti nella prestigiosa classifica mondiale dei “World’s Top 2% Scientist 2023”, redatta dalla Stanford University. Questo importante riconoscimento sottolinea l’elevata produttività scientifica dei ricercatori nel campo della biomedicina, confermando il ruolo centrale dell’ateneo siciliano nel panorama internazionale.
La classifica “World’s Top 2% Scientist 2023”: un traguardo prestigioso per tutti gli scienziati
La classifica, basata sull’«Updated science-wide author databases of standardized citation indicators», valuta l’impatto globale delle pubblicazioni scientifiche di circa 200.000 scienziati. L’obiettivo principale è quello di individuare i ricercatori con il maggior contributo alla comunità scientifica in termini di citazioni, rilevanza e innovazione. L’inclusione di 46 docenti dell’Università di Palermo è una testimonianza dell’eccellenza e del contributo significativo alla ricerca globale, soprattutto nel settore biomedico.
L’orgoglio dell’Università di Palermo per i suoi scienziati
Marcello Ciaccio, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia, ha espresso grande soddisfazione per questo risultato. Ha sottolineato come il riconoscimento non solo premi l’impegno e il lavoro di anni di ricerca, ma confermi anche la rilevanza internazionale della Facoltà e dell’ateneo. L’eccellenza dei 46 scienziati inclusi nella classifica conferma il ruolo di primo piano dell’Università di Palermo nel campo della Medicina Clinica per il 2023.
I nomi dei docenti Unipa nella classifica mondiale
Tra i nomi dei docenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia che figurano nella classifica troviamo alcuni tra i più rinomati scienziati italiani. Ecco una panoramica dei loro campi di ricerca:
- Nicola Veronese (Medicina interna)
- Enrico Carmina (Endocrinologia)
- Salvatore Petta (Gastroenterologia)
- Antonio Simone Laganà (Ginecologia)
- Maria Rosaria Bonsignore (Pneumologia)
- Manfredi Rizzo (Medicina interna)
- Antonino Tuttolomondo (Medicina interna)
- Mario Barbagallo (Medicina interna)
- Andrea Cortegiani (Anestesiologia)
- Antonio Craxì (Gastroenterologia)
- Francesco Cappello (Anatomia ed Istologia)
- Francesco Dieli (Immunologia)
- Antonio Russo (Oncologia)
- Matilde Todaro (Oncologia)
- Silvio Buscemi (Nutrizione umana)
- Stefania Raimondo (Biologia e Genetica)
- Marcello Ciaccio (Medicina clinica di laboratorio)
- Calogero Caruso (Immunologia)
- Giuseppina Campisi (Odontoiatria)
- Salvatore Novo (Cardiologia)
- Giorgio Stassi (Oncologia)
- Maurizio Averna (Medicina interna)
- Giuseppe Gullo (Ginecologia)
- Giovanni Corsello (Pediatria)
- Antonio Cascio (Malattie Infettive)
- Antonino Bianco (Tossicologia)
- Nicola Scichilone (Pneumologia)
- Giuseppe Cabibbo (Gastroenterologia)
- Antonio Pinto (Medicina interna)
- Salvatore Corrao (Medicina interna)
- Anna Licata (Medicina interna)
- Calogero Cammà (Gastroenterologia)
- Carmela Rita Balistreri (Patologia Clinica)
- Luisa Agnello (Medicina clinica di laboratorio)
- Vito Chiantera (Ginecologia)
- Alfredo Ruggero Galassi (Cardiologia)
- Giulia Bivona (Medicina clinica di laboratorio)
- Cesare Gregoretti (Anestesiologia)
- Gaetano Giammona (Chimica)
- Rosaria Vincenza Giglio (Medicina clinica di laboratorio)
- Bruna Lo Sasso (Medicina clinica di laboratorio)
- Giovanni Tomasello (Chirurgia)
- Pasquale Mansueto (Medicina interna)
- Caterina Maria Gambino (Medicina clinica di laboratorio)
- Concetta Scazzone (Medicina clinica di laboratorio)
- Antonina Argo (Medicina legale)
L’impatto della ricerca biomedica di Unipa
L’inserimento di questi ricercatori nella classifica mondiale evidenzia il grande impatto delle loro pubblicazioni e della loro attività scientifica, specialmente nel campo della Medicina Clinica. L’Università di Palermo si conferma un centro di eccellenza a livello internazionale, con un ruolo sempre più rilevante nel panorama della ricerca biomedica.
Questo traguardo rappresenta non solo un riconoscimento per i singoli scienziati, ma anche un’importante vetrina per l’ateneo e la città di Palermo, che consolidano la loro posizione tra i principali attori della ricerca scientifica globale.
Questi scienziati sono un esempio per la ricerca italiana
L’Università di Palermo, grazie a questi riconoscimenti, si pone come esempio virtuoso per tutta la comunità accademica italiana, dimostrando che con impegno, dedizione e una solida rete di collaborazioni internazionali è possibile raggiungere risultati di grande rilievo.
Questo successo non solo rafforza la reputazione dell’ateneo a livello globale, ma offre anche una base solida per lo sviluppo futuro della ricerca e per l’attrazione di nuovi talenti e progetti scientifici di respiro internazionale.