Tante cose accomunano Elodie e Beyoncé, a tal punto che si è arrivati a parlare della cantante romana come la Queen Bee italiana.
La cantante Queen Bee ha inaugurato il suo tour mondiale “Renaissance World Tour” con una serie di spettacolari abiti creati appositamente per l’occasione. Anche la cantante romana ha seguito l’esempio, affidando i suoi abiti per lo spettacolo al suo affidabile “partner in crime”, Valentino.
Nella scorsa settimana, Beyoncé ed Elodie hanno debuttato con i loro nuovi tour in due grandi show, uno a Stoccolma e l’altro a Milano, dimostrando di essere fatte della stessa pasta, o meglio, della stessa stoffa. I loro spettacoli hanno infiammato i fan e le hanno consacrate come regine dei rispettivi regni. Queen Bee ha inaugurato il suo Renaissance World Tour nella capitale svedese, il primo tour mondiale dopo oltre 7 anni, mentre la cantante romana ha messo in scena, per la prima volta al Forum di Assago, lo spettacolo più clamoroso della sua intensa storia musicale, che ha fatto registrare il tutto esaurito.
Abbiamo menzionato qualcosa in comune. Qualcosa di fondamentale per la riuscita di spettacoli così ambiziosi dal punto di vista scenografico e coreografico: certo, il talento e la grinta sono importanti, ma entrambi hanno anche una girandola di cambi di costumi sorprendenti, parte integrante della narrazione. Oltre alle orecchie, anche gli occhi sono soddisfatti, contribuendo a definire il corpo come strumento primario e insostituibile nella narrazione di performance artistiche di questa portata.
Beyoncé ha scelto di indossare le creazioni su misura di un gruppo fortunato di griffe tra le più cool degli ultimi tempi – da Coperni a Mugler, da David Koma alla bellissima tuta disegnata da Jonathan Anderson per Loewe – mentre Elodie ha confermato la sua fortunata collaborazione con il direttore creativo Pier Paolo Piccioli di Valentino, che l’ha vista come sua nuova musa e interprete privilegiata.
Tute aderenti, scintillanti bagliori, lunghi mantelli e body adatti a scatenarsi per entrambe le popstar. Il numero di cambi di costume delle due è decisamente diverso, con l’ex Destiny’s Child che si aggiudica il primato. Anche la complessità dei capi indossati è diversa, sempre con un netto vantaggio per la superstar mondiale e le sue produzioni mastodontiche.
Tuttavia, Elodie ha compreso che non basta solo la voce, che il carisma non è sufficiente e che le canzoni da sole non bastano per creare uno spettacolo coinvolgente; Elodie sa che gli elementi di una performance ambiziosa sono molteplici e che non si deve trascurare nessuno nella creazione di un discorso coerente ed emozionante. E tra questi ingredienti, quello dello stile è forse il più delizioso. In Italia, forse Elodie è l’unica artista in grado di farlo con credibilità, ormai non più messa in dubbio.