Elon Musk ha annunciato l’avvio del suo primo studio clinico con sperimentazione dei chip neurali sull’uomo, è alla ricerca di candidati idonei.
L’annuncio è stato fatto sul sito ufficiale della startup Neuralink, che è stata fondata sette anni fa con l’obiettivo di creare una comunicazione tra il cervello umano e l’intelligenza artificiale.
La Food and Drug Administration (Fda) ha dato il via libera lo scorso maggio per condurre sperimentazioni con chip neurali sugli esseri umani. Ora, Neuralink, la startup fondata da Elon Musk sette anni fa con l’obiettivo di facilitare la comunicazione tra il cervello umano e l’intelligenza artificiale, sta cercando volontari per la sua prima sperimentazione sull’uomo. Il sito ufficiale di Neuralink annuncia: “Siamo felici di informarti che abbiamo aperto il processo di selezione per il nostro primo studio clinico sull’uomo. Se stai affrontando la quadriplegia a causa di una lesione del midollo spinale cervicale o la sclerosi laterale amiotrofica (Sla), potresti essere idoneo”.
A chi è aperta la sperimentazione
La sperimentazione è aperta a individui maggiorenni residenti negli Stati Uniti che presentano paralisi, perdita di vista e udito, e/o incapacità di parlare. Questa sperimentazione è denominata “Prime Study” ed è mirata a valutare la sicurezza di un impianto che consentirà alle persone con paralisi di controllare dispositivi esterni attraverso il pensiero.
La fase di test è prevista essere di lunga durata, con una stima di fino a sei anni per il completamento. In particolare, un robot eseguirà chirurgicamente l’impianto di un’interfaccia cervello-computer (BCI) in una regione cerebrale responsabile del controllo dei movimenti volontari. L’obiettivo iniziale dello studio, come spiegato da Neuralink, è consentire alle persone di controllare il cursore o la tastiera di un computer utilizzando esclusivamente il pensiero.
Elon Musk non ha tardato a commentare, come di consueto attraverso il suo canale privilegiato, X (Twitter). Ha scritto: “Quando un dispositivo Neuralink sarà integrato con gli arti del robot Optimus, la mano di Luke Skywalker diventerà realtà”. Questo riferimento allude al protagonista di Star Wars (spoiler: Darth Vader gli amputa la mano con una spada laser) e al robot umanoide presentato dall’imprenditore alcuni mesi fa.
Sarà necessario del tempo, ma l’azienda è fiduciosa di poter realizzare il suo obiettivo: permettere alle persone colpite da paralisi di controllare dispositivi esterni attraverso il pensiero. Nel frattempo, ci sono già scherzi sulle possibili candidature: in risposta a un tweet che riportava la notizia, il leader di Azione, Carlo Calenda, ha suggerito un nome: “Matteo Salvini?”